Carissimi, dove ho sbagliato?
E’ la domanda che mi faccio di questi giorni ma che si dovrebbero fare in tanti, “dove ho sbagliato?”
Ho provato per una volta a ribaltare il concetto, con la mia mente matematica, per potere contro dimostrare il teorema e per una volta non ho pensato a chi ha afferrato la valigia andando via da questa mia città, ma a coloro che come me hanno fatto un investimento restando.
Un investimento pieno di sacrifici, spendendo una laurea reale, importante, di quella guadagnata tra i banchi delle università subito dopo la maturità, con fior di maestri, con considerevoli sacrifici e poi il tuffo in una realtà professionale non certo semplice nella quale per forgiarsi è stato necessario anche qui combattere, ogni qualvolta la logica lasciava spazio ad altro tipo di teoria, di certo non sempre pulito.
Dove ho sbagliato? Dove abbiamo sbagliato, perché nessuno di noi è esente dalla necessità di questo esame di coscienza, poiché non sono stato il solo che ha voluto scommettere sul futuro di questa terra, non sono stato il solo che ha avuto un ruolo e si è speso nel credo di un reale cambiamento.