Sicilia solatia duro paese

cui regnarono guitti e malacarne

cui tenne pure il “Tappiator Cortese”

re della strada e re della pochezza.

 

Carissimi

Giovanni Pascoli mi perdonerà per questa parafrasi di una sua bella poesia ma oggi mi sono trovato a pensare a questo personaggio che nella mia infanzia mi impressionò tantissimo e che io soprannominai il “Tappiator Cortese” poiché era una persona veramente solare, gioviale e conduceva una bella vita molto al di sopra delle sue possibilità, benché le sue possibilità fossero pari a zero ed era molto gentile con noi ragazzi che giocavamo sul marciapiede.

Era veramente uno spettacolo vederlo arrivare con macchina sempre diverse, tra le più belle e sportive che non duravano nelle sue mani più di 15 giorni. Come potevamo noi capire quale meccanismo stesse dietro a questi eventi?

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