2025, Un Quarto di Secolo è già Trascorso
Carissimi
Mi è cambiato il barbone sotto casa e non penso sia stato il Gattopardo per i suoi subdoli scopi politici, lui (non ne conoscevo il nome) non c’è più nella rientranza della vetrina, la notte.
Temo il peggio, poiché c’è stato tanto freddo e una temperatura straordinariamente bassa per le nostre latitudini, vi basti pensare che sta piovendo in questi giorni, dopo tanta siccità e non vorrei che la sua salute non ce l’abbia fatta a superare le nottate tra i cartoni per strada la notte.
Invisibili di giorno, ancor più di notte, che fine fanno costoro quando muoiono, chi ne reclama le spoglie, chi ne verifica l’identità?
Siamo giunti al 2025, il primo quarto dell’anno 2000 che la mia generazione già guardava come “futuro” nel quale tutti saremmo stati bene grazie al progresso, nel quale si sarebbero già realizzate le cose più impensabili, eppure la mia città non ha ancora una metropolitana come quella pensata a Londra nel 1860, la mia regione non ha un ponte sullo stretto neanche un “simil” Golden Gate (1937) o ponte di Brooklin (1883), ma ne dibattiamo anche da un bel po’ di tempo.