Buongiorno! Benvenuti nell’ultimo giorno dell’anno.
Sono appena le 5.30 e non importa come siate arrivati a questo 31 Dicembre, se con il tram, con la bici o a piedi, so soltanto che anche Voi “mi auguro” (fate gli scongiuri) state per approdare al secondo quindicennio di questo millennio 2000.
Non c’è bisogno di esser Nostradamus per prevedere che il prossimo anno porterà svolte epocali, soprattutto sociali. Sarà l’anno dei grandi progetti e del completamento di alcuni di questi in itinere da un decennio. Sarà l’anno in cui la politica dovrà mettere in atto provvedimenti che smorzino al nascere ambizioni di svolte autoritarie mascherate dalla “voglia di regolamentare” che ha pervaso il biennio che si sta per chiudere. Non vedo “condottieri” ne sulla scena, ne all’orizzonte e quindi state tranquilli che non si prospettano “ventenni” ne di “mascellati” ne di “uomini di bassa statura con il tacco rialzato”. I poteri forti e i grandi interessi continueranno a governare dalle loro “postazioni remote”. Dicevamo delle “regole” e del danno che esse comportano specialmente quando sono scritte da pochi a vantaggio dei pochi e a svantaggio della collettività ma spesso propinate come indispensabili “supposte”!
Siamo troppi nel pianeta e da 70 anni, grazie al cielo non ci sono guerre così dette “tradizionali mondiali” che avevano tra i tanti danni quello di ridimensionare la popolazione, ridistribuire ricchezze e ricreare motivazioni per ripartire.
Oggi ci sono diversi focolai di guerra lontani dalla porta di casa ed alimentati da scopi opposti quali quelli di vendere armi e governare il petrolio e le risorse naturali di quei contesti geografici e ciò non genera drastico ridimensionamento della popolazione, ma bibliche migrazioni con le quali ancora non abbiamo seriamente dovuto fare i conti, poiché ciò che abbiamo visto è solo l’inizio.
Il fallimento totale di qualunque ideologia ha fatto si che grandi numeri si rivolgano ai “piazzisti e fotti popolo” di turno che riesumando religioni, scritti e personaggi, vissuti secoli orsono propinano terrore e illusioni e sarà cosi fin quando in pochi in questo mondo possiederanno il 90% della ricchezza di questo mondo.
Non vorrei essere nei panni di chi deve governare e dirigere poiché sono certo che ognuno di loro è mosso inizialmente dalla voglia di cambiare il mondo, ma una volta giunto li, nella stanza dei bottoni e constatato la impossibilità di cambiare le cose, poiché il sistema è ormai pieno di metastasi, finisce per avere la tentazione di “rubare l’argenteria” e fuggire pensando di salvare almeno se stesso e garantire un avvenire per i propri cari.
Pertanto in conclusione sia che vi decidiate di buttarvi nella folla che salire sul palco ad arringare le masse o salire all’Aventino, sappiate che il 2016 ci vedrà protagonisti in questa grande “guerra della giungla” o come prede o come cacciatori ……………. Pertanto sta sorgendo il sole, cominciate a correre!
Buon Anno
1 Commento al post "Tradizionale Discorso di Fine Anno di Epruno alla Nazione"
Buon anno mio caro Epruno! Bel discorso di fine anno 😉 auguro a tutti però di non essere cacciatori né prede e soprattutto di evitare di correre, meglio con calma … sereni, qualunque cosa accada.