Tornato a Balarm dopo solo una settimana di lontananza, la ritrovo con tutti i difetti di sempre e siccome amo visitare paesi che non siano del così detto “terzo mondo”, a loro confronto la mia Palermo è ultima in classifica, malgrado i messaggi d’amore per quello che ci auspichiamo che sia o che fu, ma che non è!
Aldilà della propaganda politica che ovviamente “vende la propria mercanzie”.
Ma Palermo è la gente e questa gente si reputa la più furba e la più perfetta di tutte (gattopardescamente) ed è inutile chiedersi il perchè.
Non si riesce ad amare la “cosa pubblica” e ciò si rispecchia nel disprezzo per la pubblica amministrazione e per tutti coloro che a qualunque titolo vi operano. Qui esiste il mio e tutto ciò che fuori dalla mia porta non mi riguarda. Come possiamo crescere nel senso civico?
Ma palermo è fatta di uomini, e se non cambia è anche colpa mia, per tutte quelle volte che avrei dovuto mandare a f.c. chi mi vendeva “false verità” approfittando del mio tempo e della mia “credibilità”.
E’ colpa mia ogni qualvolta o sorriso quando ho visto saccenti idioti alla guida o vecchi rincoglioniti proporsi quali capi compagnia di filodrammatiche di parrocchia.
Bisogna saper ancora dire “no” che non è il “niente so e niente vitti”, senza necessariamente essere degli eroi.
Finchè Palermo è ultima in classifica sarà sempre colpa nostra, di chi ci vive, poichè rimanere senza tentare di cambiarla è più vigliacco dell’andarsene.
Avevo grande speranza nei giovani e più vado avanti e più vado riscontrando che indossano magliette con impresso il Chè Guevara e poi sono troppo accondiscendenti e prostrati verso gli anziani che si tengono ben stretti i loro piccoli poteri, avendo loro stessi “u viecchiu dintra”, mi voglio sbagliare anche questa volta…. a cira squagghia