Chiusura al traffico del Centro Storico – Scrivo da anni e appena laureato, all’inizio degli anni novanta mi divertivo a fare il “ghostwriter” per qualche conoscente politico al Consiglio Comunale su temi vicini alla cultura urbanistica e ingegneristica. Erano i tempi in cui si discuteva di come fare rinascere “il centro storico più grande d’Europa”, c’erano solo le rovine, non cerano gli extracomunitari, erano stati deportati i residui abitanti nelle costruende isole periferiche. Scrissi che un modo efficiente per far rinascere il c.s. era quello di portarci le istituzioni, i palazzi degli uffici, recuperando lo splendido patrimonio e rivitalizzando un contenitore vuoto e morto. Qualche anno dopo qualcuno riprese questa idea e oggi il c.s. grazie alla P.A. ha ristrutturato prestigiosi palazzi, portando tanta vitalità.
Oggi chiudiamo gli assi principali per creare isole pedonali e rivitalizzare i centri del commercio, rendendo un inferno il tentativo di raggiungere i posti di lavoro o l’utenza degli uffici pubblici.
A mio parere le due cose sono inconciliabili e non presentano strategie lungimiranti. Se si vuole far diventare il centro storico una gigantesca isola pedonale e un ipermercato all’aperto, bisogna a questo punto portare tutti i palazzi del potere e della P.A. fuori dal periodo del c.s. rendendone semplice la fruizione. L’utenza degli uffici della P.A. è spesso complessa e non può esser garantita dalla presenza di mezzi pubblici e carenza di parcheggi, penso a coloro che dovrebbero prendere gli autobus portando con se dei faldoni. Si tratta solo di fare delle scelte che daranno i loro frutti tra dieci/venti anni ………