“Lei che biglietto ha? ….. Allora mi faccia la cortesia, qui in fila non ci può stare, questa è la fila per i posti riservati in platea!”
“Lei che biglietto ha? …… si, allora vada avanti e dopo quei pochi scalini, c’è la “barcaccia”!
“Lei, mi scusi, mi fa vedere l’invito?” …………. Bene! Deve uscire da qui ed andare per le scale verso i palchi. Una mia collega le indicherà l’ordine di palchi di sua pertinenza”.
“Lei, scusi? …… non ha biglietto? …… Come pensa di potere entrare! Prego, si accomodi fuori!”
“Lei, che biglietto ha? …… Eh … purtroppo non c’è più posto giù! Le posso consigliare, la “piccionaia”, li … ci sono un sacco di posti ancora disponibili!”
Se ci pensate, è da una vita che prendiamo posto, da spettatori privilegiati o meno, in prima fila per “diritto divino” o in piccionaia per “disavventura terrena”!
Spettatori di ciò che accade e che dovrà accadere, spesso spettatori immobili di ciò che è già accaduto.
Tutto quel lavoro protocollare di selezione per diritti acquisiti si trasformerà in un irregolare e più democratico flusso, alla fine delle spettacolo, poiché quello che era l’ingresso diventerà l’uscita, tutti allo stesso momento, senza biglietti e senza inviti, quando lo spettacolo finisce!
Davanti a noi quindi, ci sarà sempre uno spettacolo che si svolge solo perché noi siamo in sala, qualunque sia l’ordine di posti che occupiamo.
Lo spettacolo avrà successo in funzione del numero di spettatori presenti e del consenso che questi vorranno manifestare, dai loro applausi.
Lo spettacolo continua, lo spettacolo deve continuare e continuerà non fin quando ci sarà un palco con gli attori, ma fin quando ci saranno spettatori disposti ad ascoltarli.
E gli spettatori saranno lì, tutti a vedere lo stesso spettacolo, magari da diversi punti di vista, magari da posti diversi in funzione del loro censo e delle loro difficoltà economiche, ma non siederanno mai con un ordine che è funzionale alla loro competenza.
I posti vuoti ci saranno sempre ed in funzione della loro vicinanza al palco verranno più o meno notati, ma state certi che ci sarà sempre colui che a spettacolo iniziato vi disturberà per chiedervi ….. “mi scusi, il posto accanto a lei è occupato?”
Ed ecco che come da natura umana, qualunque posto vuoto verrà riempito, fin quando ci sarà uno spettacolo da guardare.
Ricordate …….Non ci sarà mai un vero e proprio punto di vista privilegiato, a meno che lo scopo non è il vedere, ma il farsi vedere, se da che mondo e mondo, è in “piccionaia” che stanno gli intenditori.
…Pensa Differente!