Carissimi ……… E lui con sguardo fiero, apri il telefoninoimage aziendale compose un numero e disse “Fantocci, Facci Lei”, con sguardo fiero si volto verso il primo cittadino dicendo “Eccellenza, il problema del prato è risolto, dove oggi c’è una discarica, domani ci sarà un grande prato verde con delle bellissime palme che nulla avrà a che invidiare alle nostre secolari palme!” Dopo essersi complimentati a vicenda, per la giacca nuova o il bel paio di scarpe, i due con un incredibile codazzo al seguito si salutarono ed ognuno prese per la sua strada, poiché il problema del prato era risolto.
Solo il povero Fantozzi nella sua scrivania, era preso dal panico, poiché senza soldi o con speranze di pagamento a lunga scadenza, chi avrebbe fornito tutte quelle palme alla municipalità? Ma siccome accanto ad ogni Fantozzi c’è sempre un Filini che non si da mai per perso e con le idee geniali, ecco che i due trovarono una fornitura di palme simil made in china, attraverso un lavavetri berbero che aveva un cugino in africa in un suk subequatoriale. Così arrivarono le palme e si fece una grande inaugurazione, e li tutte le autorità pronte a braccia conserte a dire, abbiamo detto, abbiamo fatto!
Il giovane ambizioso dirigente Baramban, aveva dimostrato di esser stato più bravo di chiunque prima ed in poco tempo, con un paio di telefonate, dal telefonino di servizio, aveva arricchito quel prato di palme, ma inconsapevolmente aveva condannato a morte tutte le palme della città. Con le palme aveva importato il "Rhynchophorus ferrigineus", nome scientifico del flagello che sta cancellando le palme dai giardini detto anche, Coleottero o punteruolo rosso. Il suo ciclo vitale si compie all’interno delle palme, le larve in poco tempo diventano insetti che si nutrono del cuore delle piante e depositano larve che dopo giorni diventano insetti e che continuano a nutrirsi del cuore della pianta. Da fuori non ci si vede accorge di nulla sino a quando la palma crolla con le chiome a testa in giù. MA prima che la pianta collassi del tutto il punteruolo è riuscito a volare verso altra pianta e continuare la sua opera devastatrice. Qualcuno dice che il punteruolo rosso è la metafora di una certa politica locale. Se riflettiamo – in fondo -basta pensare a chi ci governa, sempre nascosto dentro le segrete delle varie ville o palazzi che furono di nobili, ed oggi sono sedi delle istituzioni, dove chi non si potè prima di allora “permettere camicia di seta”, oggi si inventa una nuova nobiltà e rimane dedito solo alla coltivazione dei suoi vizietti, e nutre le sue larvette con i sacrifici dei cittadini pronto a scappare verso un altro Ente appena le casse dell’amministrazione saranno prosciugate. "Iam proximus ardet Ucalegon" così gridò Enea accorgendosi del fumo che avvolgeva Troia. E la nostra terra, prosciugato ogni stimolo critico e la sua vitalità sociale, come se il punteruolo avesse anche rosicchiato spirito e coscienza comunitaria.
imageE noi siamo ancora in cerca di una cura, mentre palme centenarie
ormai vengono abbattute. Il punteruolo rosso continua la sua missione devastatrice e le palme tra qualche settimana scompariranno dalla nostra terra. Non so se il suo ciclo vitale è compatibile con altre piante, o se scomparirà con l’ultimo palmizio. Verificato il fallimento degli anticrittogamici l’Università ha proposto un piano sperimentale che utilizza insetti per distruggere il punteruolo. Funzionerà?! Ma qualcuno che non capisce nulla e che non è dottore fa notare che non tutte le palme son malate, ma che esiste uno stadio, pieno di palme, dalle quali prendeva il nome che sono rigogliose e come mai? Sono infestate da topi, che vivono sugli alberi e mangiano i datteri. Vi immaginate, per l’ennesima volta, la vita dipende dagli esseri più spregevoli, i Topi.
Chi nella nostra metafora sperava in sani movimento di studenti che accompagni una sana presa di coscienza cittadina per aiutare a bonificare quei punteruoli che intanto sono già usciti da una Amministrazione per approdare ad altre esperienze più floride, dovrà invece puntare tutto sui topi e non sono quei simpatici animaletti cavie di laboratorio.   Un Abbraccio