A me non dispiace che esistano le regole.
Che ci volete fare, sono uno sportivo, ma aldilà di questo sono stato educato in un contesto familiare e sociale dove le regole avevano una loro importanza e dove non si lesinavano le punizioni, qualora qualcuno si fosse sottratto dal dovere di rispettare le regole!
Sarò demodè! Sarò antico, ma non mi sono mai seduto ad “un tavolo di gioco” senza aver chiesto quali fossero le regole del gioco.
Quindi, per me, “la palla con le mani non si tocca” e ciò è assodato e non esistono scorciatoie, ne scappatoie in tal senso …
Stabilito ciò, mi fanno schifo sia gli arbitri che si girano dall’altra parte, per non vedere toccare la palla con le mani, sia coloro che toccano continuamente la palla con le mani e si rifugiano all’ombra dell’arbitro!
Ma ancor di più detesto e meritano disprezzo, coloro che abitualmente toccano la palla con le mani ed all’ombra dell’arbitro, ovviamente anche esso in mala fede, chiedono provvedimenti nei confronti di coloro che casualmente si trovano a trasgredire la regola.
Quindi, la palla con le mani non si tocca!
Non serve a nulla proclamare trasparenze nel giudizio e declamare arbitri integerrimi se dopo aver distratto il prossimo con tanta “santità”, si tocca la palla con le mani …….. Perché ciò è ipocrita e da fastidio!
Quindi, la palla con le mani non la deve toccare nessuno!
Non meravigliatevi, se il pubblico dello spettacolo politico non si reca più a votare! Non meravigliatevi se oggi c’è il grande ritorno dei “Santoni” populisti! Quando viene meno il sogno ed avanza la disillusione, non tutti hanno la forza di protestare e fare invasione di campo, i molti decidono di abbandonare il gioco.
Non meravigliatevi se le minoranze giungono a governare l’intera collettività! Non meravigliatevi se spesso ritornano con la certezza che il pubblico abbia dimenticato tutto quanto accaduto!
Oggi quel pubblico, seppur ridotto nei numeri, è diventato più esigente, non perché è diventato più rigoroso nel rispetto delle regole, ma perché spesso è rimasto escluso dalle poche partite nelle quali ormai si gioca e spesso purtroppo c’è chi tocca impunito, la palla con le mani!
Oggi il pubblico non crede più agli arbitri integerrimi, e non crede più al fairplay, perché non crede più ai tifosi faziosi per i quali l’importante è vincere, in qualunque modo, perché non crede più ai bravi “d’ufficio”, perché ha un solo credo: “se la palla con le mani non si può toccare, come non la tocco io, non dovrà toccarla nessuno!”.