Abituati ad averla giornalmente davanti, nessuno di noi fa più caso alla sua importanza. Eppure siamo pronti a registrare tutti i difetti

che su di questa si concentrano, dalle buche al cattivo asfalto, dalla sporcizia al poca larghezza.

Siamo costretti a registrare gli incidenti e spesso i lutti che su di lei si realizzano, ma perdiamo di vista che senza la strada, non ci sarebbe modo da un luogo “A” di raggiungere un luogo “B”!

Così è nella vita! Tutti abbiamo giornalmente bisogno di una strada per sviluppare le vicende della nostra vita e lo sanno tutti coloro che figli di “nn” sono stati costretti ad improvvisarsi costruttori ed a realizzarsi le loro strade, da soli!
Chi ha la necessità di improvvisarsi costruttore per realizzare la propria strada dimentica spesso che questa, sarà sovente percorsa dagli altri, troverà incroci con strade altrui, e sarà l’esperienza solamente a stabilire chi avrà l’autorizzazione a percorrerla o ad attraversarla.Purtroppo le “nostre strade”, se realizzate da autodidatti, presenteranno per i primi anni i loro difetti, le loro interruzioni, le necessità di deviazione, i continui lavori di manutenzione, gli incidenti più o meno gravi.

Quando, dall’alto della nostra esperienza, la strada a nostro giudizio sarà perfetta, di fatto quello sarà il momento in cui sarà ultimata. Quella strada non servirà più a noi, ma sarà oggetto di biografie soltanto e pertanto fortunato chi si troverà davanti la buona strada dei propri padri ben realizzata, costoro, se ben formati, dovranno solo fare lo sforzo di percorrerla, senza fare sciocchezze, senza colpi di testa, senza personalizzazioni!

Costoro, avranno, come si dice “capito tutto della vita!”

Tutti gli altri e tra i quali noi, continueremo con i nostri cantieri giornalieri e torneremo sporchi e sudati, spesso appesantiti dalle vicende quotidiane, lavoreremo tra dubbi e necessità di domande continue, alterneremo gioia a profonde delusioni, soddisfazioni a dolori, plausi a profonde umiliazioni ….. In sostanza, avremo sposato la vera essenza della normale esistenza ed accetteremo che la vita non ha regole universali, perché le regole le fanno i vincitori ….. In questo marasma molti si conforteranno con morali religiose, appartenenze di caste, ……. Gli altri andremo avanti dando la sensazione di “non aver capito un cazzo della vita!”