Finisci di piangerti addosso. In certi passaggi sei ridicola, non sei credibile.
Le tue lacrime si asciugano presto e molto spesso non sono neanche verosimili.
La tua indignazione dura lo spazio di un battito d’ali.
Sei sempre li a criticare e giudicare su tutto, ma poi pensi che l’iniziativa debba sempre esser presa da qualcun altro, da qualcuno che in modo meno visibile possa spazzare tutto per permettere di ricominciare da capo.
Guardati Palermo!
Sei sempre pronta agli inchini, ad incenzare il potere di turno.
Sei vigliacca, perché pecchi continuamente di omissione.
Non vuoi cambiare, hai paura di cambiare, perché sei convinta che quel poco che ti è stato concesso, potrebbe essere molto nel momento in cui ti verrà tolto.
Guardati Palermo!
Non sei ancora pronta! Malgrado sembri in agonia non hai toccato ancora il fondo, soltanto a quel punto, soltanto con la forza della disperazione potrai trovare le energie per ritornare a galla.
Guardati Palermo!
Sei ancora disposta a cadere in balia dei fotti popolo, dei tuoi figli mediocri e peggiori che non hanno alcun interesse a farti respirare e risorgere, portando via i tuoi figli migliori verso lidi culturalmente liberi, dove potranno realizzarsi.
Guardati Palermo!
Guardati in questo specchio e convinciti che Palermo non sono gli altri , ma che sei tu, l’unica e sola.
Trova la forza di prendere consapevolezza che hai un problema e che da questo devi guarire.
Prova per una volta a scrollarti dai tuoi parassiti e delle zecche ed a spezzare le catene che ti fermano.
Prova a specchiarti ed a guardare oltre, non fermandoti a constatare di come ti hanno ridotto tutti coloro che dicono di amarti, prova a ricordare come eri e prendi consapevolezza di come potresti tornare ad essere.
Guardati Palermo!
Riguardati Palermo, ………… adesso sei grande e dovrai fare da sola!
Questa volta, dovrai resistere ai miraggi ed ai morsi della fame, e la mia penna potrà far poco, …….
La tua …… molto di più ….