E si! E già, è prudenziale!

Quante volte dopo aver parlato, vi viene voglia di dire “nte cannarozza”? E sì, il “35”, è prudenziale!

Poiché ci sarebbe la voglia di parlare, di dire qualcosa, soprattutto di dire la propria, ma subito dopo, guardato gli sguardi di chi ci sta attorno, comprendiamo che è meglio di no! E’ prudenziale!

Ma come? Intorno a noi vediamo che le cose non sono come qualcuno vorrebbe farle sembrare, apriamo i giornali e guardiamo la fotografia di un luogo, ci rechiamo in quel luogo con la pagina aperta in corrispondenza della fotografia e con un occhio guardiamo il luogo e con un altro occhio guardiamo la foto, eppure, ci sembrano differenti!

Allora vorremmo parlare, dire la nostra, dire qualcosa diversa da quella del giornale, ma poi incrociamo gli sguardi di quelle persone che ci fissano, con sguardo spersuaso e con più esperienza di noi, sembrano volerci dire, “lascia perdere”, e pensiamo, meglio di no, è prudenziale!

Eppure, fino a qualche tempo fa, guardavo la stessa foto nel giornale, mi recavo sul luogo e scoprivo anche allora che le due cose erano differenti, ma abbassavo il giornale ed incontravo sguardi di persone incazzate che gridavano contro il giornale, contro il luogo, contro il fotografo e che volevano farmi prendere coscienza e farmi aderire alla protesta!

Non è passato molto tempo, il luogo è lo stesso, il foglio di giornale con la foto è lo stesso, ma non è opportuno lamentarsi, stare zitti e meglio, poiché non sai chi di loro, ha fatto la foto, chi è il proprietario del luogo, chi ha scritto l’articolo, ma soprattutto, chi è il proprietario del giornale!

Ed anche se fermassimo qualcuno dei passanti per scuoterlo, ci accorgeremmo il fastidio che questo avrebbe nell’esprimere le sue opinioni, ma soprattutto nell’ascoltare le nostre ragioni, preso com’è nel raggiungimento della sua meta! Pertanto anche per lui è meglio stare zitti, è prudenziale!

In un mondo di muti all’apparenza contenti o soddisfatti, tanto da stare in silenzio, in un mondo di gente tutta con la riga a sinistra, perché provocatoriamente portare la riga a destra? Poiché sarà una scelta difficile il poter decidere tra una dittatura dove ognuno può giocare a chi la spara più grossa ed ad una libertà dove ognuno è libero di dover stare zitto per non offendere qualcuno.

Potere del pensiero! Potere del pensare a ciò che gli altri devono pensare! Potere di avere la libertà di stabilire che ciò che io penso è l’unica verità! Il potere del protagonismo. Parlare per essere e non sembrare per volta una zucca vuota, anche parlare da sciocchi, ma parlare da liberi anche se come Albertone, ci toccherà dire ciò che non si diceva più da 100 anni …… “s’è spenta!” …..