Carissimi

Periodo di maturità, possiamo benissimo parlare del “Duca Valentino”? Certamente i nostri ragazzi sanno bene, dopo rigorosi studi, ma soprattutto le tante attività collaterali e i saggi fatti durante il loro percorso scolastico che stiamo certamente parlando del “o Valentino vestito di nuovo” o nella peggiore delle ipotesi degli “innamorati di Peynet”, non perché si studi chi fosse Peynet, ma vuoi che non abbiano mai regalato un bacio perugina per la festa degli innamorati? Di Machiavelli “nun n’amu a parrari!”

Vedete, è questo il motivo! Vedete, come si può pretendere che le nuove generazioni crescano potendo avere uno spirito critico sulla considerazione che “il fine giustifica i mezzi”?

Intanto continuiamo ad utilizzare “i mezzi”, per “il fine“ poi ne parliamo.

Non sentite di questi tempi puzza di zolfo? Abbiamo perso il senso e l’importanza della rappresentanza e di conseguenza diamo fiducia a chiunque ci dica “tutti gli altri sono incapaci e lazzaroni …….lo faccio io”. Poi da qualche tempo abbiamo allargato il campo anche accettando chi ci dice “lo so fare”. Ma prima di dare fiducia, siamo certi che chi viene a chiedercela ne avrà cura? Siamo certi che la nostra fiducia è riposta in buone mani? Siamo sicuri che quel bel faccione che ci si ripone casto e puro, un domani rimarrà tale? Siamo sicuri che almeno si laverà i capelli? E no, se è vero che la strada per l’inferno è lastricata di buone intenzioni, chiunque ottenuto il potere, “si berrà il cervello”. Leggi il resto dell’ articolo »