Ritrovarsi e dirsi addio

Carissimi,
l’estate è uno di quei momenti in cui potete uscire da voi stessi, osservarvi dal di fuori per avere certezza che tutto vada per il verso giusto e soprattutto per procedere con un esame di coscienza approfondito su quelli che sono i vostri convincimenti.
Se siete cosi fortunati da prendervi quei quindici giorni di ferie a vostro piacimento che per contratto non si negano a nessuno potete sperimentare quanto di seguito. Mettevi su un mezzo che vi porta fuori confine, in Europa se proprio volete tenervi informato su ciò che succede al mondo, guardate i notiziari stranieri e tenetevi lontani dai canali italiani.
Per prima cosa, scoprirete che se un ponte crolla, diventa la prima notizia di tutti i notiziari per tre giorni, con inviati sul posto che vi raccontano la notizia e non intervistano i parenti dei defunti per chiedere: “signora come si sente dopo che è morto suo figlio?”
viadotto Morandi GenovaScoprirete che dal quarto giorno non se ne parla più perché sono tutti a lavorare per ricostruire il ponte, accertare le responsabilità, pensare ai parenti delle vittime e nessuno, neanche i politici hanno tempo per andare in tv a fare chiacchiere e polemiche e a discutere su cose che neanche capiscono. Leggi il resto dell’ articolo »

Il Gigante

E si stancò! E proprio per evidenziare questo stato di astenia, decise di appoggiarsi sull’omologo vicino.

Il gigante dai pesanti piedi nell’argilla, dopo quarantanni di servizio, decise di andare in pensione, ma non come avrebbero voluto fare tutti coloro che sono in prossimità della pensione, ma facendo tanto clamore intorno a se.

E dire che questa volta non era neanche colpa sua, ma colpa di chi non ha mai avuto una seria lungimirante politica del territorio. Il paese dei furbi, aveva trionfato ancora. Il paese di coloro che prima pensano al proprio tornaconto fregandosene delle regole, aveva avuto la meglio certa che davanti all’opinione pubblica si sarebbe sempre potuto trovare il modo di mostrare il polso fermo, verso l’utile idiota di turno beccato nel reato di chiudersi a veranda il balcone di casa.

Mentre tante chiacchiere venivano fatte nei dibattiti e mentre le attenzioni ambientaliste venivano mirate verso il blocco di qualunque grande opera, il paese scivolava a valle e non c’era protezione civile che tenesse, senza una cultura seria del territorio.

I furbi e i furbetti facevano affari e a pagare come sempre era la collettività. Non sono mancate le opportunità per questa terra ma era ormai da tempo e sotto gli occhi di tutti che il nostro non era certamente un paese serio e forse non lo era mai stato. Un popolo assente di senso civico ma pronto solo a radunarsi nelle piazze sotto i balconi ad applaudire, prima di perdere la memoria e di tradire le proprie posizioni.

Un paese governato da incapaci neanche bricconi, poichè quest’ultimi nell’organizzarsi i “fatti propri” avrebbero comunque distratto il popolo con qualcosa di tangibile per la collettività. Un popolo da sempre in grado di iniziare una battaglia da un lato per terminarla dal lato opposto, incapace per propria natura di perdere e quindi di crescere attraverso l’esame dei propri errori.

Adesso per rimettere in piedi il gigante, ci vorranno anni, poichè non siamo tedeschi e non sapremo comprendere che nella vita non basta conoscere chi è il responsabile, ma prima di tutto bisogna risolvere il problema e parallelamente fare giustizia e poche chiacchiere. Intanto, dal nostro punto di vista “british”, il continente è isolato e figuratevi cosa significa ciò per il Palermitano che di per sé è u “miegghiu”!