Possiamo per una volta scegliere, se attendere di diventare una parte integrante di una bella nazione quale l’Italia, oppure attraverso la nostra caratteristica di isola, sempre italiana, valorizzare e creare una crescita attorno a tale peculiarità?
Perché ci viene tolto qualcosa senza che in cambio si riceva una compensante alternativa? Ad esempiò: è stato deciso di abbandonare il progetto del ponte sullo stretto, reputato non indispensabile in questo momento o dannoso, secondo alcuni? E’ stato deciso che il rifacimento ed il riammodernamento della rete ferroviaria, si fermasse a Napoli? E’ stata decisa l’interruzione del servizio dei treni a lunga percorrenza?
Bene ….. Cosa è stato fatto per compensare ciò?
Se il costo di tale scelte fosse stato quello di potenziare le infrastrutture viarie interne e quelle di collegamento dell’isola con la capitale e con il mondo, ce ne saremmo fatti una ragione ed invece siamo qui a denunziare un ritardo strutturale che inizia a sembrare incolmabile.
Perché ancora oggi ci vuole meno tempo per raggiungere in aereo Reykjavik da Palermo che per percorrere in treno Catania—Palermo?
Perché per un Siciliano il raggiungere mete anche non trans oceaniche comporta sempre l’impegno di una intera giornata?
Perché non è mai stato sfruttato il vantaggio geografico di una città come Palermo che dovrebbe costituire un terzo nodo strategico per il mediterraneo, quale vertice di un triangolo insieme a Milano e Roma?
Perché in questi anni trascorsi, avendo avuto la disponibilità di fondi comunitari, grazie anche alla condizione di “insularità”, non si sia approfittato di ciò per dotare la Sicilia di infrastrutture che la rendessero appetibile per l’investimento di capitali ed idee in una terra geograficamente e climaticamente unica come la nostra?
Perché non si è approfittato in più di 60 anni di storia, di uno statuto speciale, di un parlamento speciale, per dare vita ad una isola speciale,………… una Singapore delle nostre latitudini?
Quanti perché! Eppure non sono mancati politici siciliani importanti, che hanno saputo fare “carriera politica” a Roma, che hanno ricoperto ruoli importanti di governo e di potere. Non è mancato un importante parlamento regionale che ha legiferato su importanti questioni.
Sarebbero tante le risposte da attendersi ……… ma per dare risposta a tanti perché, forse è arrivato il momento necessario per trovare il coraggio di cambiare, anche modificando le regole, come fece nel lontano 1823 William Webb Ellis che stanco di correre calciando il pallone, durante una partita di “simil” calcio, nella cittadina di Rugby, prese la palla con le mani e correndo la depositò nell’area avversaria ……
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