Carissimi

Come farò ad andare avanti? È questa la domanda corrente che ci facciamo quando una persona cara viene a mancare, ancor più se è un parente stretto, un familiare.

In realtà nei primi istanti, quando siamo ancora a contatto fisico con la persona, anche se questa di fatto è assente, siamo “presi dalla botta”, come si dice dalle nostre parti e passiamo da un abbraccio, ad un gesto di cordoglio e ci sorbiamo le parole più idiote e imbarazzate che il nostro prossimo proferisce perché si sente in dovere di manifestare la vicinanza, quando, ma è un mio parere, il silenzio direbbe di più di qualunque parola di prassi.

Tutto passa, passerò anche io, passeranno i miei amici, i miei nemici e tutte le persone scognite che non conosco e la vita continuerà a germogliare nuove vite, che creeranno nuove storie, con le stesse “regole” di sempre, sesso, posizione sociale, matrimonio d’amore o convenienza (ritornano ciclicamente alla moda), soldi.

I soldi saranno alla base di tutto, costituiranno una ricchezza materiale da tramandare, da farsi rubare, ma comunque sarà un valore che non potremo portare con noi (se esiste un dopo di altra natura e siete credenti in qualunque tipo di religione, anche in “Quelo”), passeremo alla memoria altrui per imprese o malefatte e la nostra foto flesciata (perché verrà scelta sempre dagli altri) campeggerà su un pezzo di marmo, se siete fortunati, sopra un epitaffio scolpito (il mio sarà di certo: “che cazzo ci guardi? Non lo vedi che le carte non passano…….più?”).

Leggi il resto dell’ articolo »