Leggendo Epruno 8, il racconto, i contenuti e le emozioni

(Ilsicila.it – 28 Ottobre 2019) – A volte la misura nell’uso dei giusti ingredienti, il mix di contenuti e l’attuazione di positive sinergie generano grandi emozioni e così è stato domenica sera al Teatro Bellini di Palermo, in occasione della serata dedicata a “Leggendo Epruno 8 – La Massa”.

Ci ostiniamo a classificare qualunque prodotto con una catalogazione anglosassone ma questa volta dovremmo uscire fuori dagli schemi che parlano di “reading” e quant’altro, ormai fortemente inflazionati da chi propone un leggio, spesso con lunghi monologhi ed un accompagnamento musicale, preferibilmente dal vivo e in sala qualche autorità del momento da ingraziare attraverso il riferimento a storie “sicure” di “facile effetto”.

Leggendo Epruno ormai ci ha abituato in questi anni ad aggiungere un gradino in più da conquistare e in una continua ricerca da parte dell’autore di migliorare l’aspetto narrativo in relazione alla soglia di attenzione.

Renzo Botindari, EprunoLeggendo Epruno può ormai definirsi un racconto a più voci, una narrante che fa da filo conduttore e le altre differenti che si alternano sul tema, incastrando un’antologia di brani scritti nel tempo dall’autore e riconducibili all’argomento principale narrato.

Cosa ha di diverso da qualunque “format di reading” coevo?

Certamente l’aver messo al centro il racconto così come evocato nei tempi in cui il riunire gente per narrare storie era prassi del nostro vivere la comunità a partire da nucleo di base che era la nostra famiglia riunita davanti al focolare.

Altro particolare attenzionato è la ricerca del brano che viene messo al centro dell’attenzione veicolando contenuti spesso scomodi, a volte dimenticati e senza una marcata connotazione ideologica che ti permette di affrontare con una ricerca di obiettività e soprattutto il rispetto di una pluralità di opinioni.

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Epruno a Cuore Aperto: Leggendo Epruno 7

(ilsicilia.it – 23/10/2018) –

Dov’è Crongoli?

Questa è la seconda domanda che normalmente chi mi conosce e non mi vede da anni, mi fa, segno che in qualche modo anche se distrattamente in questi venti anni si sarà imbattuto in ciò che il venerdì scrivo, attraverso i vari strumenti della comunicazione che in questi anni ho percorso.

Non è semplice passare dal rapporto “uno-tanti” dove non sai quanti siano e chi siano come accade nelle partecipazioni radiofoniche o nella web editoria al rapporto “uno-pochi” dove difronte a te fisicamente c’è gente che è venuta a vederti e ascoltarti, nel buio di una sala.

Io me la sono cavata bene per due motivi, la passione liceale per la recita a teatro anche se mi sono dovuto cimentare in quelle poche esperienze fuori da quelle della filodrammatica di parrocchia con mostri sacri quali il Peer Gynt di Henrik Ibsen o il Crogiolo di Arthur Miller, non male per un ragazzino diciottenne.

Ma non nascondo che devo molto anche all’esperienza professionale del mestiere che ho fatto nella vita e mi ha portato spesso su una pedana, su un palco a dover parlare a centinaia di persone, dover fare il formatore, dover fare il conferenziere, dover accettare le ospitate a volte anche in TV le quali mi hanno certamente disinibito.

Si accende una luce, sei in onda e poco importa dove e come.

Questa lotta ancora in atto tra un professionista di una materia alquanto seria e razionale e lo scrittore dilettante per passione di editoriali e brani che scavano in fondo al comportamento umano attraverso gli strumenti della satira, mi ha permesso di smussare gli spigoli e le asperità che in questi ultimi anni mi si sono presentati.

Epruno ha aiutato l’ingegnere e di contro l’ingegnere si è servito di Epruno anche nel ricoprire ruoli di una certa autorevolezza. Leggi il resto dell’ articolo »

Adesso, Leggendo Epruno 7

 

Domenica 28 Ottobre 2018 ore 18.00 al Real Teatro Santa Cecilia Palermo

Siamo al 7° episodio di “Leggendo Epruno” dedicato in questa occasione a “Crongoli”, un paesino di montagna povero posto a 1.100 m. sul livello del mare e fatto di gente semplice, circa 170 anime, tra uomini ed animali, dove si applica la “democrazia diretta” e non c’è bisogno di un organo di governo, di un referendum, ma basta il bar di Franco dove si passa il tempo a discutere di grandi temi che affliggono il piccolo centro con molta praticità e soprattutto risolutezza, essendo sempre pronti a litigare ogni qual volta il sindaco, l’unico istruito, al suo ritorno dai viaggi a Palermo, usi un termine a loro sconosciuto e per questo reputato offensivo.

Attraverso Crongoli e le umane vicende dei suoi abitanti, gente semplice, l’autore osserva e ironizza i comportamenti umani, e scherza sulla politica dei giorni d’oggi con misura e mai irriverenza, concedendosi spazi di ironica presa d’atto di come si sia perso con il tempo il piacere della semplicità.

Gli stralci utilizzati nella “narrazione” presi da un libro mai completato, ma pubblicati nel tempo sui social, hanno sempre trovato il successo tra chi conserva un senso di malinconia per il tempo che fu e chi cerca un’oasi di rifugio tra gente semplice per una vita semplice.

Il format originale ormai consolidato si snoda attraverso 12 “quadri di narrazione”, con sottofondo musicale e immagini, ognuno accompagnato da brani buona parte inediti e scritti per l’occasione da Epruno, divenuti dei “pensieri” (già mai delle verità assolute).

Come nei precedenti incontri di “Leggendo Epruno” accoglieremo il consiglio di Erasmo da Rotterdam (nominato eprunista ante litteram ad honorem) divenuto il motto Eprunico “chi sembra saggio fra voi, diventi folle per essere saggio” e misureremo la nostra “pazzia”.

Ci concederemo le consuete stravaganze ironiche insieme a momenti seri, con la certezza dataci da Erasmo che “trattare argomenti leggeri in modo da creare l’impressione che si è fatto tutto fuorché parlare a vanvera è invece l’apice della finezza briosa.

Leggendo Epruno è una occasione d’incontro degli amici ed estimatori dell’autore, rappresenta un periodico momento d’incontro per la community mediatica e basa la sua unicità di genere nella volontaria partecipazione dilettantistica dei lettori.

Come ogni anno Mario Caminita sarà la voce narrante e quest’anno avremo il gradito ritorno alla lettura di una brava attrice e amica eprunista Stefania Blandeburgo (non sarà l’unica sorpresa della serata). Completeranno la squadra Carmelo Castronovo, Fabio Cocchiara, Gaetano Perricone, Manfredi Agnello, Mario Caminita, Tony Paladino, Libero Tormento, Maurizio Salustri, Nadia Spallitta, Renzo Botindari (Epruno – autore dei testi), Silvia Testa, Tiziana Caccamo, Tommaso Gioietta, Totò Cianciolo. Impreziosirà il tutto le vignette di Franco Donarelli, la regia audio e luci di Roberto Fontana (AVL Produzioni) e dei tanti amici a partire da Maria Luciardello che in sala ci daranno un prezioso aiuto.