Carissimi,
C’è chi dalla vita ama prendere il meglio, ma con i giusti modi e la dovuta educazione.
C’è chi afferra il meglio scavalcando turni, vendendo la propria madre con la stessa sfacciataggine di chi monda il panettone delle sue mandorle tostate poste sulla sua superficie esterna, non appena questo è posto a tavola.
Costoro fidano sempre non sulla propria educazione, ma su quella altrui, poiché è chiaro che a tutti noi in puro “spirito gandhiano” verrebbe di lasciarlo a terra a seguito di un colpo di clava di pregiato marmo, ma purtroppo non è così, i fessi esistono, “siamo in tanti” e il furbastro di turno la fa sempre franca finché non ci sarà qualcuno che non abbia nulla da perdere pronto a mettere fine alla carriera dello “sgarraffato di turno”.
Non cercate nella Treccani e non chiedete all’Accademia della Crusca il significato di “sgarraffato” poiché è un termine atavico in uso “appo” le popolazioni delle montagne madonite dove “Gandi” è il diminutivo di “Gandolfo”.
Questa è la vita, una continua lotta tra il furbo e il fesso. Per ogni persona giusta che la mattina esce di casa, parallelamente da qualche altra parte della città c’è un farabutto che esce di casa per “fottere il giusto fesso”. Leggi il resto dell’ articolo »