Carissimi

Ahhhh a Palermo fa caldo, ma qui ….

A dire questa frase è sempre il parente, l’amico odioso che ti vuole fare pesare il fatto che lui d’estate o ancor meglio ad agosto, se ne va al villino (palamitamente inteso come “billino”) dove la sera si dorme con la copertina di lana, sto caz__ di copertina di lana uscita fuori soltanto a ferragosto.

Così nell’immaginario collettivo l’”homo billinus” trasforma il clima con la sua presenza, anche all’equatore, finanche in quei carnai di case una volta abusive fatte nelle località di mare, con criteri urbanistici simili ai criteri metrici utilizzati per la cucina di Francoforte, apri le persiane di casa tua e sei dentro casa della signora Lo Stimolo, vicina di casa, troppo vicina.

In posti in cui l’ultimo albero è stato incendiato l’estato precedente, in posti in cui l’esposizione ti permette di avere caldo anche a Natale e senza accendere i riscaldamenti, in campagne brulle dove le cicale cantano 24 ore su 24, si dorme con la copertina di lana.

L’”homo billinus” va giustificato, il sacrificio fatto una volta a “camiali” (cambiali) oggi con altri risparmi, lui se lo gode solo dieci anni in media, l’età giusta per vedere crescere i figli, in questo idilliaco presepe estivo e affidarli alla loro vita, con i loro amici, i loro interessi adolescenziali e quando si rassegnerà all’idea di non poterci più riunire la famiglia a dormire tutti insieme sotto “la copertina di lana”, prenderà atto che quel sito potrebbe essere utile quale garcionier per il figlio maschio o addirittura posto dove ritirarsi per godere della pensione a quota cento.

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