Non Finisce il mondo, domani, ne tanto meno in Sicilia. Domani è una giornata elettorale come tutte le altre volte che si va a votare per le amministrative. Tanti hanno interesse a dare alla giornata di domani un significato strategico di qualcosa che può significare altro. Noi no, dobbiamo essere speciali non soltanto nello statuto, ma soprattutto nell’andare a votare senza farsi influenzare da nessuno, dobbiamo seguire quanto il nostro cervello ci indica e in libertà e senza paura andare ad affollare i seggi per esprimere la nostra preferenza.
Non sono le urla, le piazze piene, il numero di cartelli e gli spot a fare la differenza, sarà soltanto l’individuo che da solo nel suo seggio esprimerà il suo voto. Non pensate che chi porta i cartelli poi necessariamente vota quanto c’è scritto negli stessi, la gente è strana, la gente a volte si vende e allora per rendere meno influente il voto di chi vuole condizionare gli altri, votiamo in massa, questo è l’unico deterrente per chi vuole fare il controllo del territorio. Non lasciamo ai pochi la facoltà di decidere per le moltitudini. Non limitiamoci a esprimere il nostro assenso o dissenso nelle tribune, manifestiamolo con la matita nella scheda elettorale. Questo è l’unico momento in cui ci viene data la parola, ogni cinque anni, il giorno dopo non ha senso avere rammarichi o protestare per ciò che non è stato.
In più diffidate di chi non vi dice nulla su quanto farà e si limita solo a parlare male e a mettervi la paura dell’avversario, poichè costui non solo è scorretto, ma probabilmente non è neanche convinto delle sue idee (tanto che perde tempo ad attaccare l’avversario) e ha paura di perdere. In politica esistono soltanto avversari, chi vede nemici e chi è nemico è soltanto una persona scorretta.
In più chiunque dei 5 candidati salga il sole spunterà ancora, certo non per tutti specialmente come pensavano per nostalgia gli ex democristiani e pertanto questa paura assume più i connotati della paura per l’anno 1000, ma tutti sappiamo che superata la mezza notte e giunto il 1° Gennaio e dopo i fioretti e i pentimenti per paura di finire all’inferno, la vita riprese con le stesse nefandezze del 31 di Dicembre.
Quindi saremo davanti a chi promette di demolire il tutto in contrapposizione a chi vuole preservare il tutto, pensate che il popolo se decide di andare a votare in massa, facendo valere il proprio diritto di voto, non sarà in grado di assumersi la responsabilità per una scelta del genere? Buona competizione. Un Abbraccio, Epruno.