Carissimi …. Lo dico spesso, se oltre questa vita, esiste un inferno, questo sarà popolato da un solo cliente, Martin Cooper (83 anni il 26 Dicembre prossimo), colui che ha inventato il telefonino. Posso apparire stolto nel ripetere determinate cose, ma credetemi del telefonino ne avremmo fatto tutti a meno e potrei portarvi le prove. Questo strumento infernale che inizialmente doveva servire per fare telefonate in movimento, oggi fa quasi tutto e tra poco non vi permetterà soltanto di telefonare. Questo aggeggio infernale (ecco perché reputo che il suo inventore, certamente ci andrà) ci ha cambiato peggiorandola la nostra vita. Intanto, ormai è scontato che attraverso il suo auricolare, la prima frase che ascoltiamo è “dove sei”, rassegnati al fatto che “come stiamo” non interessa più a nessuno. Inoltre tra qualche tempo non ci meraviglieremmo se dovessimo leggere sui giornali il titolo: “multata signora che guidava omettendo di parlare al telefonino”! Ormai è una prassi diffusa, una mano, si spera sul volante e l’atra a reggere il telefonino. Fermatevi ad un incrocio e provate ad osservare 10 macchine in transito consecutivamente, scoprirete che almeno 7 sono condotte da gente che sta parlando al telefonino (uomini e donne indistintamente). Io impazzisco alla sola idea di esser travolto da qualcuno che guida distratto da una telefonata, e dire che era famoso il detto “una telefonata ti allunga la vita”! Ma cosa ci vorrebbe ad accostarsi e fare una telefonata? Si presuppone che da qualche punto si sia partito? Si faceva la telefonata e si scendeva cinque minuti dopo? Oppure, costretto a rispondere necessariamente senza potersi fermare, ci si muniva di quei dispositivi che ci permettano di rispondere, parlare al telefonino senza staccare le mani dal volante. Oggi mi rendo conto che chi ha una “mini macchina”, ad un volume solo per non far nomi, non è più una persona di spirito, ma un povero disgraziato! Oggi mi sto rendendo conto che la E no, tu sei per strada ed al cellulare per “lavoro”, perché oggi siamo tutti indaffarati e le nostre giornate di lavoro sono interminabili e non possiamo fermarci un istante. Così mi risponderesti! Ed allora ancora più inusitatamente inalberato io mi chiedo: “Cara Standard and Poor’s … ma con tutto questo cribio di gente che lavora 24 ore su 24, sempre per strada, me lo spieghi come fai a declassare il nostro paese? “Nniscisti da casa ppi cunsumari a mia?” (sei uscito dall’uscio per arrecare danni al sottoscritto?) Costretto a veder salire vertiginosamente i nostri mutui, per i tuoi capricci. ……Un abbraccio, Epruno.macchina la si sceglie molto grande, non perché ci si prepari a fare un ride tra le piste afgane, ma perché ormai in macchina si fa tutto tranne che guidare. La macchina oltre ad esser una grande cabina telefonica, è un grande appartamento uso ufficio, dotato di tutte le suppellettili fatte apposta per un soggiorno comodo. Noi figli del disagio dovuto al “cambio della 500” quando si faceva sesso sui suoi sedili ribaltabili, dopo aver oscurato con i fogli di giornale i finestrini, chiederemmo a costoro: “Ma cosa caspita ci devi fare in macchina? Perché sei sempre in mezzo alla strada con questi T.I.R. camuffati da macchine per la famiglia? Forse per rendere difficile la mia vita e quella di coloro che devono, soltanto e nel minor tempo possibile, andare da un punto ad un altro?”       E no, tu sei per strada ed al cellulare per “lavoro”, perché oggi siamo tutti indaffarati e le nostre giornate di lavoro sono interminabili e non possiamo fermarci un istante. Così mi risponderesti! Ed allora ancora più inusitatamente inalberato io mi chiedo: “Cara Standard and Poor’s … ma con tutto questo cribio di gente che lavora 24 ore su 24, sempre per strada, me lo spieghi come fai a declassare il nostro paese? “Nniscisti da casa ppi cunsumari a mia?” (sei uscito dall’uscio per arrecare danni al sottoscritto?) Costretto a veder salire vertiginosamente i nostri mutui, per i tuoi capricci. ……Un abbraccio, Epruno.