Siamo o non siamo stati per buona parte del territorio “Magna Grecia”? Siamo o non siamo stati da sempre una isola e per di più come argutamente evidenziato da un uomo politico locale, “circondata dal mare”?

Appare evidente che questa soleggiata terra non potesse che essere una isola di filosofi, di grandi pensatori, di grandi critici che prediligono il “pensiero all’opera” e nella maggior parte dei casi siamo da sempre stati una “isola di mandanti” nel bene e nel male!

Ci viene facile immaginare che le nostre sorti siano decise, da altri, in un ricco palazzo, ad un tavolo da gioco, con luci soffuse, durante una partita a carte. E’ in questo contesto, che tra una battuta e l’altra, il giocatore di turno chiamato a se il suo “sgherro”, sia solito dare a questi sottovoce ed all’orecchio, le indicazioni del caso, affinchè questi a sua volta gridando desse al “sotto sgherro” le istruzioni affinchè quest’ultimo incaricasse il “piccioto”, in genere di poche parole, di eseguire la disposizione.

Vedete, da una idea, quattro persone hanno trovato modo di “lavorare”! Voi obietterete che è solo l’ultimo a dovere eseguire il compito, ma volete mettere le responsabilità degli altri? E si, la “filosofia che bella cosa”! Si può discutere del tutto, senza causare alcun danno poiché si può affermare tutto ed il contrario di tutto anche nel contesto del medesimo discorso poiché trattasi di teoria.

Il “picciotto”, no! Lui fa, anche se ricevendo un ordine e per questo può anche sbagliare ed allora, ed in una società dove non è concesso errare, potendo decidere in partenza quale ruolo ricoprire, non vi è alcun dubbio che chi può, sceglie di fare il “teorico”, “l’opinionista” da me semplicisticamente indicato come “filosofo” che peraltro ti permette una vita più bella, piena di occasioni di socializzazione!

Quindi se davanti ad un problema il rapporto esecutivo è di “uno su quattro”, quale speranza ha questa terra di trasformarsi da “culla dei filosofi” a “terra di sviluppo di iniziative economico-imprenditoriali”?…..Nessuna!

Pertanto dopo secoli, anche il “picciotto” si è stancato di “eseguire in silenzio” ed anche lui con il tempo si è attrezzato dando in “sub-appalto” le disposizioni ricevute, finendo per creare una inestimabile “catena di S. Antonio” che alla fine di ciò, non solo ti ha fatto perdere memoria di chi ha dato “la disposizione”, ma ti ha fatto perdere di vista chi realmente dovesse occuparsi di realizzare quanto in partenza “pensato”! M

a la grandezza di un popolo come quello nostro sta nel fatto che, davanti a circostanza come questa, nessuno si scomponga, poiché per sistemare il tutto, basterà sedersi a tavolino nuovamente e durante un’altra giocata, tirare fuori una nuova “idea filosofica” ………….…. E si ricomincia!

Ricordatevi sempre che il “pratico o colui che fa” è il “nemico della collettività”, …………. perché può sbagliare!