Immaginate il nulla, non sempre pensato come l’assenza di tutto, anzi …..

Immaginiamo tanti mucchi terra lasciati qua e la, chi coperti di gramigna, o  aridi e spogli…. immaginiamo che questi mucchi di terra non siano stati sempre in queste condizioni, anzi … probabilmente sono stati parte di giardini …. Immaginate che un appassionato di “botanica” si prenda il gusto di raccogliere la terra e di riutilizzarla mettendola in un contenitore, che so, un vaso, e che da tutta questa terra ne ricavi un fiore.

Peccato! Distratti dall’aver visto spuntare un fiore e convinti che questo sia frutto della sola terra, noi che siamo “la terra raccolta” ci compiaciamo di aver generato un fiore, dimenticando completamente che se non ci fosse stato qualcuno che si fosse preso la briga, con passione, di prendere questa terra, dai vari mucchi isolati e fatto un minimo di “crivio” prima di metterla nel vaso, oggi non ci sarebbe il fiore.

Di più se costui che ha messo la terra ed ha curato il vaso, con il tempo se ne disinteressa,  il fiore appassirà e ricrescerà l’erbaccia, perché è vocazione di quel tipo di terra, generare erbaccia, se “non curata”.

Immaginiamo di aver tanto digiunato, immaginiamo che la causa del nostro digiuno è stata anche una nostra indolenza, immaginiamo che qualcuno mossosi a compassione, ci invita ad una tavola imbandita di tutto e noi non solo ci abbuffiamo, ma parliamo male del sistema che fino ad oggi ci ha tenuti digiuno, in più, convinti di aver risolto il problema della fame, addirittura ci dimentichiamo di ringraziare il padrone di casa.

Parliamo della nostra vita. Ma siamo convinti che le cose non vadano per il verso giusto soltanto per colpa degli altri o per le condizioni esterne?

Se non siamo in grado di guardare in faccia la realtà e di guardarci allo specchio, di vedere prima tutti i nostri limiti ed i nostri difetti per tentare di migliorali, se non siamo in grado di spendere “un grazie” o un “mi scusi”, se non siamo in grado di comprendere che in alcuni casi i treni passano una o due volte al massimo, se non siamo in grado di capire che quelli che pensiamo esser contenuti nostri, gli altri li hanno già scartati da tempo, alimenteremo la nostra mediocrità autodistruttiva che ci porterà sempre più ad essere isole, oggi fiorite e domani aride e dimenticate!

Rimarremo nelle mani per sempre di dilettanti allo sbaraglio che nella pura indifferenza delle masse distratte da chi sa chi a chi sa cosa, saranno deputati dai giornali o dalle tv a decidere il destino nostro senza aver mai avuto un incidenza determinante sulla propria vita.

L’Accendiamo?

La nostra vita, l’accendiamo? ……Per una volta la vogliamo trovare la forza di ritornare padroni della nostra vita?………….Si, l’accendiamo!