Peppino, io in questa casa ci sono già stato!

Chi sa quante volte te lo sarai sentito ripetere, ma tu …. No, tu eri ostinato e pertanto continuavi imperterrito a fare la tua satira, sfidando l’ignoranza di ti chi ti ascoltava e l’ignoranza di chi scuncicavi, ma mentre chi ti ascoltava, avrebbe avuto la necessità di ascoltarti per tanto tempo, prima di capire ed aprire gli occhi, gli altri, quelli, i malvagi, capirono subito e non essendo avvezzi alla satira, si dimostrarono non pronti ad accettare l’ironia e fu così che decisero che la tua voce non avrebbe dovuto più parlare.

Oggi è facile contestare con la Kefiha palestinese al collo, da figli di papà che sconoscono magari i confini geografici della Palestina e la sua storia, oppure fare movimenti di opinione dopo che gli eroi ci son stati, ma al tempo, fare “l’Apache” in un paese come il tuo, ci voleva coraggio, molto coraggio. Al tempo per mettersi contro lo status quo in una terra come la nostra, bisognava essere eroi o incoscienti, ……… piccoli eroi di grandi storie.

Chi sa Peppino, come avresti vissuto i giorni d’oggi, in mezzo ai giovani d’oggi e se avresti fatto lo stesse battaglie, magari con gli strumenti informatici di oggi. Io penso che tu, anima in pena, come quella di tanta gioventù insoddisfatta del mondo regalatogli, avresti trovato lo stesso il modo di non tacere davanti l’ingiustizia e la soverchieria, poiché a queste latitudini, non è l’ideologia a fare la differenza, ma il sopruso.

E si, Peppino, in questa casa ci siamo stati entrambi e purtroppo non siamo stati i soli e questa non è la casa della “sora Gina”, ma è pur sempre “un vecchio bordello”, ..è la nostra terra, dove da un lato i furbi, i ricchi, i potenti prendono stuprando tutto, perché dal loro punto di vista, tutto gli appartiene, dall’altra parte, noi, che non ci rassegniamo a fare la parte dei fessi, non comprendendo il perché, ci chiediamo se è giusto che biologicamente nascendo tutti allo stesso modo da uno spermatozoo, dobbiamo avere chance diverse.

Eppure, c’è chi fa la storia e chi no ……… e Tu Peppino purtroppo quel giorno di campagna elettorale, la “tua storia” la compisti su un binario, mentre per un fatale scherzo del destino, un altro Lui, un uomo importante, avvolto nel suo cappotto, veniva rinvenuto in un bagagliaio di una Renault 4, oscurando la tua notizia …… ironia della sorte entrambi zittiti ed adagiati in due mezzi di trasporto, …. due storie agli antipodi, due belle intelligenze, ma tu, uno dei tanti, uno scocciatore di cui diffidare, ….  parlavi di indiani e la gente non ti capiva, e andavi in giro in dolce vita e non con la cravatta, era normale all’epoca che qualcuno pensasse di cancellare finanche il rispetto e soprattutto la memoria di te con infami falsità ………… E ho detto tutto! Ciao …