Amo Palermo, per questo ho deciso di candidarmi ….

Bravo! Ma che significa?

Gli altri 655.160 allora?….. Odiano questa città? Per questo motivo a loro non è passato per l’anticamera del cervello di candidarsi!

Amare la propria città non comporta necessariamente proporsi per una candidatura.

Potresti decidere di amare questa città e contribuire a tenerla pulita.

Potresti decidere di amare questa città e non posteggiare in doppia fila. Potresti decidere di amare questa città e non comprare auto inquinanti o veicoli ingombranti che assomigliano più ad autobus o Tir.

Ecco ti basterebbe amare questa città decidendo di andare soltanto in bicicletta per le sue strade.

Amare questa città, non significa solamente candidarsi a vincere una competizione elettorale.

Amare questa città, significa candidarsi ad amministrarla finalmente.

Non ho sentito nessuno fino ad oggi parlare in questi toni.

Del resto, se ci si è permessi di giungere al punto in cui siamo, senza che nessuno materialmente prendesse iniziative serie e vere per cambiare, vuol dire che questo stato dei fatti è tornato comodo a tutti!

Dalle nostre latitudini, siamo storicamente abituati a governi che vengono da altre nazioni, da altre popolazioni, da altre razze, ma in questi ultimi anni sappiamo tutti che non è così.

Chi ha governato, scelto da noi (almeno in Sicilia ed a Palermo) viene eletto ancora prendendo personalmente più voti degli altri e spesso abita accanto a noi, in molti casi lo abbiamo visto crescere.

Chi ci ha governato, non è giunto con una astronave spaziale da un altro mondo. Chi ci ha governato e della stessa nostra “razza” e quindi se è recidivo nella sua volontà di governare la cosa pubblica a qualsiasi livello, non può uscirsene con una bella frase quale “Amo Palermo”!

Quando si Ama qualcosa o qualcuno, non si accetterebbe mai l’idea di vederla deperire giorno dopo giorno, senza far nulla, fino a vederla morire! “Il pallino della democrazia” puntualmente, dopo cinque anni è ritornato nelle nostre mani.

E’ giunto quindi un nuovo “Duca Valentino”? E’ giunto quindi colui che amando Palermo, sradicherà la “gramigna di cortigiani e burocrati” che paralizzano con le loro scelte e spesso con la loro idiozia la crescita di questa città, posponendola al loro profitto?

Sapremo affidare le sorti di questa città a qualcuno che “tornerà da Canossa”, nella casa dei cittadini ed avrà la capacità di affrontare non solo le difficoltà, ma contro queste concentrare tutte le forze positive?