Carissimi
Affacciato alla mia finestra ho preso consapevolezza che la mia via una volta alberata a poco a poco sta perdendo questa caratteristica e molte delle aiuole predisposte con cadenza regolare nel battuto cementizio del marciapiede, oggi sono rimaste vuote, i residui alberi appesantiti e mal curati negli anni sono diventati pericolosi per i pedoni e le auto posteggiate, tanto che è stato necessario abbatterli senza pero pensare a sostituirli perché potevano dare impaccio a qualche esercente o a qualche bancarella. Sorrido nel pensare che proprio oggi che la sensibilità verso l’ambiente è cresciuta tanto, abbattiamo gli alberi in città e non li ripiantiamo come da regolamento, mentre prima era naturale urbanizzare una strada e riempirla di verde.
Quando all’università mi dissero che Palermo era una delle città con più verde in Europa stentavo a crederci perché mi lasciavo condizionare dalla circostanza che a falsare il parametro fosse il vasto polmone del Parco della Favorita e invece la verità era davanti ai miei occhi.
Probabilmente sono state fatte delle scelte sbagliate nel piantumare alberi le cui radici hanno finito per sollevare i marciapiedi, ma qual è stata l’efficienza di strutture dedicate alla manutenzione del verde se la sfrondatura degli alberi è stato sempre visto come rimedio a qualche incidente?