Archivio per la categoria: Epruno – Animadverto

Escargot

Ecco, oggi sarebbe il giorno della celebrazione liturgica della Patrona di Palermo. L’abitante indigeno è ancora dormiente sia per gli effetti del vino che per effetto della miracolosa gnizzione ricevuta al pronto soccorso, “tradizionale fermata di fine serata dopo l’appanzata” in questo caso di babaluci!
E si la nobiltà palamita simula la noblesse oblige francese sostituendo al posto delle escargot di nouvelle cuisine, una tonnellata di lumache cu u sucu!
Giace soddisfatto l’homo palamitus dimenticando i suoi problemi e contento di aver visto il sindaco anche questo anno ai quattro canti “e Viva Palermo e Santa Rosalia” e come sempre se è vero che stiamo messi male, sarà a causa degli altri, che ci fanno stare male …… a noi basterà un “autista” ppi sgruppari ! 

BALARM celebra “La Voce di Epruno”

 

 

 

 

 

 

Terrazza Butera

“Dopo “La carnagione delle bionde”, Elio Carreca scrive il seguito della storia in “Terrazza Butera”, (Nulla Die Editore, pagg. 214, euro 20) una spy story che partendo da Palermo si apre ad uno scenario denso di intrighi internazionali. Il protagonista Lupo è capo centro del Sismi e vive una banale vita da “spiocrate”, affrontando con ansia e insofferenza il pensiero dell’età che avanza. Il suo antagonista, Galbraith, esponente di una lobby della destra americana, è l’ideatore di un complotto ai danni dell’economia italiana. Attraverso un’indagine fitta di elementi, che passa attraverso la presenza cinese a Palermo, il contrabbando di rame, la prostituzione, la sfruttamento del gas russo e gli affari dell’UE, si giungerà all’inevitabile resa dei conti. Un romanzo duro, che fa riflettere sull’importanza dei legami geopolitici e al contempo mira a mettere in luce il malessere generale del nostro tempo. ” (http://www.livesicilia.it/2012/05/04/terrazza-butera/)

Le Rondini

Vorrei entrare dentro i fili di una radio
E volare sopra i tetti delle città
Incontrare le espressioni dialettali
Mescolarmi con l’odore del caffè
Fermarmi sul naso dei vecchi mentre Leggono i giornali
E con la polvere dei sogni volare e volare
Al fresco delle stelle, anche più in là

Coro : Sogni, tu sogni nel mare dei sogni.

Vorrei girare il cielo come le rondini
E ogni tanto fermarmi qua e là
Aver il nido sotto i tetti al fresco dei portici
E come loro quando è la sera chiudere gli occhi con semplicità.

Vorrei seguire ogni battito del mio cuore
Per capire cosa succede dentro

e cos’è che lo muove

Da dove viene ogni tanto questo strano dolore
Vorrei capire insomma che cos’è l’amore
Dov’è che si prende, dov’è che si dà

Coro : Sogni, tu sogni nel cielo dei sogni

(Lucio Dalla -Cambio (1990) – Le Rondini)

AUGURI DI UN BUON ANNO 2012

Epruno al Caponetto Show Weekend

Oggi Epruno è stato ospite al CAPONETTO SHOW WEEKEND” su RADIO TIME.

Dalla Pagina Ufficiale del Caponetto Show “……… un gradito ospite: EPRUNO in carne ed ossa!!! 😉 Parleremo del gradito ritorno di “LA VOCE DI EPRUNO”, con il suddetto e Mario Caminita, e tutti i relativi ospiti e personaggi, da Sabato 3 Dicembre alle 11.00! (www.epruno.it)”

Ringraziamo Gioacchino Caponetto per laffettuosa ospitalità.


Ritorna Epruno!

Stiamo Tornando!

Un Uomo Scrive ad un Albergo Irlandese Per Sapere se Accettano il Suo Cane

Un Uomo Scrive ad un Albergo Irlandese Per Sapere se Accettano il Suo Cane …e riceve questa lettera di risposta… “Egregio Signore, lavoro negli alberghi da più di 30 anni. Sino ad oggi non ho mai dovuto chiamare la polizia per un cane ubriaco nel cuore della notte. Nessun cane ha mai tentato di rifilarmi un assegno a vuoto. Mai un cane ha bruciato le coperte, fumando. Non ho mai trovato un asciugamano dell’albergo nella valigia di un cane. Il suo cane è quindi benvenuto. Se Lui garantisce, può venire anche Lei.”

(http://www.facebook.com/notes/zampa5stelle-centro-di-cultura-eco-cinofila/un-uomo-scrive-ad-un-albergo-irlandese-per-sapere-se-accettano-il-suo-cane/196406220382317 – pubblicata da Zampa5stelle Centro di Cultura Eco Cinofila )

PARABOLA DELLA VITA

Il primo giorno   Dio creò la Mucca e disse:
– Dovrai  andare nei campi con il contadino soffrire tutto il giorno sotto  il sole figliare in continuazione e farti spremere tutto il latte  possibile.
Ti concedo un’ aspettativa di vita di 60 anni.
La  Mucca rispose:
– Una vita così disgraziata me la vuoi far  vivere per 60 anni? Guarda 20 vanno benissimo tieniti pure gli  altri 40!
E così fu. Il  secondo giorno Dio creò la Scimmia e  disse:
– Dovrai divertire  la gente fare il pagliaccio ed assumere le espressioni più idiote  per farla ridere.
Vivrai 20 anni.
La scimmia obiettò: – 20  anni a fare il cretino? Mi associo alla mucca e te ne restituisco  10!
E così fu.
Il  terzo giorno Dio creò il Cane e  disse:
– Dovrai sedere tutto il giorno  dietro l’ ingresso della casa dell’ uomo abbaiando a chiunque si  avvicini.
Ti assegno un’ aspettativa di vita di 20 anni.
Il  Cane replicò: – 20 anni a rompermi le palle e a romperle agli  altri? Guarda 10 sono più che sufficienti tieniti pure gli  altri!
E così fu.
Infine Dio creò  l’Uomo e disse:
– Tu non lavorerai  non farai altro che mangiare dormire scopare e divertirti come un  matto.
Ti assegno 20 anni di vita!
L’Uomo implorante:
–  Come 20 anni?!? solo 20 anni di questo Bengodi? Senti ho saputo  che la Mucca ti ha restituito 40 anni il Cane 10 e la Scimmia  altri 10 sommati ai miei 20 farebbero 80:  dalli tutti a  me!!!
E così fu.
Ecco perché per i  primi 20 anni della nostra vita non facciamo altro che mangiare  dormire giocare scopare godercela e non fare un cazzo; per i  successivi 40 lavoriamo come bestie per mantenere la famiglia; per  gli ulteriori 10 facciamo i cretini per far divertire i nipotini e  gli ultimi 10 li passiamo rompendo le palle a  tutti

Ecco il calendario delle rappresentazioni

164813_1671927052231_1659050358_31588937_4899768_n “Girgenti amore mio”

di G. Jannuzzo e A. Calippo
Regia Pino Quartullo. Lo spettacolo è dedicato ad Agrigento, la sua città natale, città che ha imparato ad amare anche grazie all’amore che ne hanno i suoi genitori, che all’epoca della loro nascita la conobbero ancora come Girgenti.

“Un tentativo sincero e appassionato dell’attore di dialogare con le proprie radici e, così facendo, di restituirle agli altri. “Girgenti amore mio…” è stato scritto a quattro mani da Gianfranco Jannuzzo con Angelo Callipo, che siciliano non è, ma che scrive di Sicilia come e meglio di un siciliano, avendo sempre chiara l’idea che a quel Girgenti ognuno potesse sostituire il nome della propria città o del proprio paese. “Girgenti amore mio…” può diventare così “Milano amore mio…” o “Genova amore mio…” o mille altri luoghi. Perché le emozioni non hanno targhe di appartenenza, i problemi che ci affliggono non sono cittadini di una sola città, i personaggi che ci fanno ridere non hanno casa solo nelle città degli altri. Così lo scopo dell’attore resta quello di divertire il pubblico con un testo completamente nuovo, nella speranza che Girgenti possa diventare la Girgenti di tutti. Ricordando le esperienze e gli episodi di vita vissuta condivisi con molti dei suoi concittadini è nata e cresciuta in lui una consapevolezza ben salda: non c’è nulla di più personale di un’esperienza che accomuni tutti. La più grande di tutte le esperienze: quella dell’amore per la propria terra.” (TEATROALMASSIMO)

TURNI – DATA – ORA

PRIMA – Giov. 03 febbraio, 21,30

A – Ven. 04 febbraio, 21,30

D – Sab. 05 febbraio, 17,30

B – Sab. 05 febbraio, 21,30

C – Dom. 06 febbraio, 17,30

E – Mar. 08 febbraio, 21,30

F – Mer. 09 febbraio, 17,30

G – Gio. 10 febbraio, 17,30

H – Ven. 11 febbraio, 21,30

I – Sab. 12 febbraio, 17,30

L – Sab. 12 febbraio, 21,30

M – Dom. 13 febbraio, 17,30