Tutto finisce, perché tutto è destinato a iniziare o spesso a ricominciare.
Così finiscono gli anni, perché dietro la porta ce ne sono altri pronti a iniziare e noi stiamo li a parlare di anni fausti ed infausti, convinti che dal 31 Dicembre al 1 Gennaio, il giorno dopo, ma di fatto un anno dopo, tutto possa cambiare.
Se tutti sapessimo con quali convenzioni si è misurato il tempo fino a qualche anno fa, saremmo più cauti in certe affermazioni, ma l’importante e crederci!
Credere che al risveglio di un giorno rispetto ad un altro tutto possa cambiare, ci da degli stimoli esterni che non guastano mai, ma che certamente non hanno alcun rigore scientifico, ma noi ne facciamo un punto partenza e di rinascita.
Prendere un intervallo di tempo, stimarlo in 365 giorni e fare delle statistiche attorno alle quali stabilire trend positivi o negativi, tiene alta la nostra attenzione. Purtroppo sempre di statistica parliamo.
Sono ragionamenti legati a dei campioni scelti più o meno razionalmente che se rapportati a vicende umane, perdono qualunque significato nel momento in cui si incontrano con la casualità, con l’evento che ti cambia la vita, con l’occasione che ti sconfessa le statistiche pregresse.
Un incrocio bruciato, un vaso che cade da un balcone rendono vane tante proiezioni statistiche, chiudono valide vite, smorzano fantastiche ambizioni nel modo più stupido, ma noi vogliamo pensarci, non vogliamo crederci.
Del resto, se prendiamo un oroscopo sentito in TV, statisticamente ci sarà sempre una percentuale di ascoltatori che si riconoscerà in quella frase pronunziata dopo il proprio segno zodiacale. Quanto sopra, basterà per dar forza a quanti vogliono credere negli oroscopi, di contro non convincerà affatto chi già non credeva in ciò.
Ma tutto scorre ed in mezzo ci siamo noi, con le nostre “certezze”, con la nostra vanagloria, con i nostri progetti e le nostre statistiche, con le nostre bottiglie pronte a stapparsi per brindare ad un nuovo anno, dove tutto sarà differente, se non altro, poiché saremo più vecchi di 365 gg..
Saremo ancora li a tenere la posizione, come un centravanti di esperienza o faremo la partita della vita trovandoci pronti all’appuntamento ogni volta essendo al posto giusto al momento giusto? Questa volta, a questo nuovo “giro”, otterremo tutto o non realizzeremo nulla di quanto prefissatoci?