Il giorno dopo a 24 ore di distanza, ritrovate le prime forze dopo una lunga preparazione provo a dire cosa penso.
Leggendo Epruno è pur sempre un “prezioso messaggio” che come ogni cassetta di “Mission Impossible”, se si accetta la “missione”, si autodistrugge dopo 5 secondi dall’averla ascoltata.
E’ un “buon ristorante a conduzione familiare” dove si mangia bene e si paga poco, dove io il primo, da gestore mangio ed invito non solo le persone vicine, le persone che conosco, ma anche quelle che reputo possano apprezzare quello che prepariamo.
L.E. rappresenta una sorpresa per chi si lascia convincere ed spesso ancora qualcosa da spiegare (anche a chi lo fa da anni) che ne percepisce “la magia” e non rinuncerebbe mai ad esserne parte.
L.E. è qualche cosa che ha aperto una “finestra temporale”, “una breccia” nella sensibilità di qualcuno e prima che questa si chiudesse ha depositato un seme, un punto di vista, una provocazione, prima che costoro scappassero via o ne prendessero le distanze per tutto ciò che sta nella natura umana dei rapporti.
(Ilsicila.it – 28 Ottobre 2019) – A volte la misura nell’uso dei giusti ingredienti, il mix di contenuti e l’attuazione di positive sinergie generano grandi emozioni e così è stato domenica sera al Teatro Bellini di Palermo, in occasione della serata dedicata a “Leggendo Epruno 8 – La Massa”.
Ci ostiniamo a classificare qualunque prodotto con una catalogazione anglosassone ma questa volta dovremmo uscire fuori dagli schemi che parlano di “reading” e quant’altro, ormai fortemente inflazionati da chi propone un leggio, spesso con lunghi monologhi ed un accompagnamento musicale, preferibilmente dal vivo e in sala qualche autorità del momento da ingraziare attraverso il riferimento a storie “sicure” di “facile effetto”.
Leggendo Epruno ormai ci ha abituato in questi anni ad aggiungere un gradino in più da conquistare e in una continua ricerca da parte dell’autore di migliorare l’aspetto narrativo in relazione alla soglia di attenzione.
Leggendo Epruno può ormai definirsi un racconto a più voci, una narrante che fa da filo conduttore e le altre differenti che si alternano sul tema, incastrando un’antologia di brani scritti nel tempo dall’autore e riconducibili all’argomento principale narrato.
Cosa ha di diverso da qualunque “format di reading” coevo?
Certamente l’aver messo al centro il racconto così come evocato nei tempi in cui il riunire gente per narrare storie era prassi del nostro vivere la comunità a partire da nucleo di base che era la nostra famiglia riunita davanti al focolare.
Altro particolare attenzionato è la ricerca del brano che viene messo al centro dell’attenzione veicolando contenuti spesso scomodi, a volte dimenticati e senza una marcata connotazione ideologica che ti permette di affrontare con una ricerca di obiettività e soprattutto il rispetto di una pluralità di opinioni.
Questa è la seconda domanda che normalmente chi mi conosce e non mi vede da anni, mi fa, segno che in qualche modo anche se distrattamente in questi venti anni si sarà imbattuto in ciò che il venerdì scrivo, attraverso i vari strumenti della comunicazione che in questi anni ho percorso.
Non è semplice passare dal rapporto “uno-tanti” dove non sai quanti siano e chi siano come accade nelle partecipazioni radiofoniche o nella web editoria al rapporto “uno-pochi” dove difronte a te fisicamente c’è gente che è venuta a vederti e ascoltarti, nel buio di una sala.
Io me la sono cavata bene per due motivi, la passione liceale per la recita a teatro anche se mi sono dovuto cimentare in quelle poche esperienze fuori da quelle della filodrammatica di parrocchia con mostri sacri quali il Peer Gynt di Henrik Ibsen o il Crogiolo di Arthur Miller, non male per un ragazzino diciottenne.
Ma non nascondo che devo molto anche all’esperienza professionale del mestiere che ho fatto nella vita e mi ha portato spesso su una pedana, su un palco a dover parlare a centinaia di persone, dover fare il formatore, dover fare il conferenziere, dover accettare le ospitate a volte anche in TV le quali mi hanno certamente disinibito.
Si accende una luce, sei in onda e poco importa dove e come.
Questa lotta ancora in atto tra un professionista di una materia alquanto seria e razionale e lo scrittore dilettante per passione di editoriali e brani che scavano in fondo al comportamento umano attraverso gli strumenti della satira, mi ha permesso di smussare gli spigoli e le asperità che in questi ultimi anni mi si sono presentati.
Eprunoha aiutato l’ingegnere e di contro l’ingegnere si è servito di Epruno anche nel ricoprire ruoli di una certa autorevolezza. Leggi il resto dell’ articolo »
Domenica 28 Ottobre 2018 ore 18.00 al Real Teatro Santa Cecilia Palermo
Siamo al 7° episodio di “Leggendo Epruno” dedicato in questa occasione a “Crongoli”, un paesino di montagna povero posto a 1.100 m. sul livello del mare e fatto di gente semplice, circa 170 anime, tra uomini ed animali, dove si applica la “democrazia diretta” e non c’è bisogno di un organo di governo, di un referendum, ma basta il bar di Franco dove si passa il tempo a discutere di grandi temi che affliggono il piccolo centro con molta praticità e soprattutto risolutezza, essendo sempre pronti a litigare ogni qual volta il sindaco, l’unico istruito, al suo ritorno dai viaggi a Palermo, usi un termine a loro sconosciuto e per questo reputato offensivo.
Attraverso Crongoli e le umane vicende dei suoi abitanti, gente semplice, l’autore osserva e ironizza i comportamenti umani, e scherza sulla politica dei giorni d’oggi con misura e mai irriverenza, concedendosi spazi di ironica presa d’atto di come si sia perso con il tempo il piacere della semplicità.
Gli stralci utilizzati nella “narrazione” presi da un libro mai completato, ma pubblicati nel tempo sui social, hanno sempre trovato il successo tra chi conserva un senso di malinconia per il tempo che fu e chi cerca un’oasi di rifugio tra gente semplice per una vita semplice.
Il format originale ormai consolidato si snoda attraverso 12 “quadri di narrazione”, con sottofondo musicale e immagini, ognuno accompagnato da brani buona parte inediti e scritti per l’occasione da Epruno, divenuti dei “pensieri” (già mai delle verità assolute).
Come nei precedenti incontri di “Leggendo Epruno” accoglieremo il consiglio di Erasmo da Rotterdam (nominato eprunista ante litteram ad honorem) divenuto il motto Eprunico “chi sembra saggio fra voi, diventi folle per essere saggio” e misureremo la nostra “pazzia”.
Ci concederemo le consuete stravaganze ironiche insieme a momenti seri, con la certezza dataci da Erasmo che “trattare argomenti leggeri in modo da creare l’impressione che si è fatto tutto fuorché parlare a vanvera è invece l’apice della finezza briosa.“
Leggendo Epruno è una occasione d’incontro degli amici ed estimatori dell’autore, rappresenta un periodico momento d’incontro per la community mediatica e basa la sua unicità di genere nella volontaria partecipazione dilettantistica dei lettori.
Come ogni anno Mario Caminita sarà la voce narrante e quest’anno avremo il gradito ritorno alla lettura di una brava attrice e amica eprunista Stefania Blandeburgo (non sarà l’unica sorpresa della serata). Completeranno la squadra Carmelo Castronovo, Fabio Cocchiara, Gaetano Perricone, Manfredi Agnello, Mario Caminita, Tony Paladino, Libero Tormento, Maurizio Salustri, Nadia Spallitta, Renzo Botindari (Epruno – autore dei testi), Silvia Testa, Tiziana Caccamo, Tommaso Gioietta, Totò Cianciolo. Impreziosirà il tutto le vignette di Franco Donarelli, la regia audio e luci di Roberto Fontana (AVL Produzioni) e dei tanti amici a partire da Maria Luciardello che in sala ci daranno un prezioso aiuto.
Carissimi, ho atteso come si fa con certe “malattie” le 24h per avere certezza della sopravvivenza. Sono le 19.50 e ancora siamo nella fase iniziale di un flusso continuo di complimenti a volte “esagerati dall’affetto” che io vi giro in toto.
Sapevo ciò che stavo scrivendo e preparando e avete visto anche quale “pillicuseria maniacale” ho messo nel preparare il multimediale. Sapevo, quale doveva essere la mia parte ed ho tentato di farla mettendo correzione a tutti gli inconvenienti che nell’artigianalità degli scorsi si erano manifestati.
Sapevo di non stare bene, come molti di Voi a me vicini hanno percepito in questi ultimi tempi (e come le foto testimoniano), ma sapevo che una volta accese le luci su quelle tavole, l’entusiasmo crescente dei miei Amici lettori avrebbe creato quella “magia” che io avevo sognato in questo anno di lavoro e non poteva essere diversamente se dietro l’affiatamento, il più bel teatro (per me) ma soprattutto il più antico teatro di Palermo, l’amichevole e anch’essa maniacale collaborazione di Roberto Fontana Amico incontrato su questa lunga strada del “puntino all’orizzonte” e professionista che a tutt’oggi ha svolto “service” per le più importanti manifestazioni e i più grossi concertisti, NON POTEVAMO SBAGLIARE.
L’aver riguadagnato per strada ed imbarcato il “compagnetto di tedesco” Franco Donarelli che mi ha regalato quelle fantastiche vignette, nell’attesa del prezioso reportate in amicizia di Gioacchino De Lisi che a breve vedremo, unito alla pazienza di Manfredi Pellitteri della Tick’s al quale ho rotto di continuo le scatole per tentare di rendere quanto più semplice un servizio, penso siano serviti a regalarvi una serata intensa, diversa, piena di emozioni e contenuti, di quelle che poi si ricordano. Non ultimo grazie a Maria Luciardello che ci ha dato una mano sotto palco e per la quale prevedo una “interessante nuova carriera” 🙂 . Grazie al Maestro Ignazio Garsia e alla Fondazione Brass Group per la sua fiducia.
Non volendo fare torti a nessuno, sapendo dell’importanza del poter contare in questo progetto sull’apporto di Tiziana e Mario, vorrei ringraziare in ordine di apparizione Tutti i Lettori, vi siete superati : Mario Caminita, Manfredi Agnello, Tiziana Caccamo, Antonella De Francesco, Totò Cianciolo, Nadia Spallitta, Mariella Vanadia, Gaetano Perricone, Fabio Cocchiara, Silvia Testa, Maurizio Salustri, Andrea Sorci.
Infine a Voi, ai quali abbiamo rotto profondamente le scatole nell’inviatrVi certi che avreste potuto trovare una affinità elettiva con quanto facevamo, voi che pur di esserci Vi siete addannati l’anima nel giungere sul posto contro tutti i divieti e sensi di marcia, contro le difficoltà di acquistare on line, contro le smanciuserie di qualche rivenditore (già segnalato) non degno di prestare tale servizio. Voi che siete tornati, Voi che avete creduto in fede agli Amici che erano già venuti, anche Voi che avete comprato il biglietto e non avete fatto in tempo a giungere per contingenze familiari o lavorative. Ma anche a Voi che impossibilitati a venire per seri motivi, non mi avete fatto mancare il vostro sostegno e in bocca al lupo.
A Voi TUTTI va il mio GRAZIEEEEEEEEEEE perchè quello che non capiranno mai coloro che non vogliono capire, dietro Tutto questo “Serio Cazzeggio Eprunesco”, non c’è nulla, nessuna ambizione, nessuna pretesa …. la porta è aperta per tutti, consapevoli che tolta quella magliettina con le “pallute effigie” la vita stamane ha ripreso a scorre come prima, come sempre ma con una luce in più nei nostri occhi, una energia in più nei ns cuori e forse chi lo sa, anche una speranza in più affinchè non si seppelliscano i problemi sotto la neve perchè è scomodo parlarne e ci sia sempre di più chi sia disposto a dire che “il re è nudo”, quando se ne manifesta la necessità.
Un Arrivederci alla prossima se il “Superstar” mi darà la forza per esserci.
Come direbbe PEPPINO, “E HO DETTO TUTTO” e come GUMP, ora “Sono un pò stanchino” e devo pensare a riprendermi ….
(Di Gaetano Perricone) Buongiorno a tutti. Una serata da ricordare al delizioso Teatro Dititammu di Palermo con Epruno e “Le vite degli altri”.
E’ stata davvero una bellissima esperienza fare parte ieri sera a Palermo, nel suggestivo scenario del piccolo gioiello del Teatro Ditirammu nel cuore del centro storico, del gruppo dei lettori/attori di Epruno nella performance “Le vite degli altri”, portata in scena dal bravissimo Renzo Botindari in occasione del 15esimo anniversario della nascita di Epruno.
Tra intensa narrazione e spettacolo, profondità e grande ironia, attente riflessioni e coinvolgenti risate, serio e faceto, italiano e scatenato dialetto siciliano, “Le vite degli altri” -grazie alla originalità e ricercatezza dei testi, ma anche alla passione e alla partecipazione entusiasta dei lettori protagonisti – è stata una avvincente cavalcata sulla tortuosa strada della vita e tra i complessi meandri dell’animo umano, nella storia e nell’attualità, con Palermo, i suoi vizi, le sue virtù e le sue tradizioni sullo sfondo.
Io ho avuto la fortuna e la gioia di partecipare, con un divertente brano sul popolare calciatore degli fine degli anni settanta Vito Chimenti e sulla sua famosa “bicicletta” – il titolo era proprio “U sa fari a Chimenti ?” – grazie all’affettuoso invito di Renzo e della mia carissima amica Tiziana Caccamo, che ringrazio di cuore (insieme a tutti gli altri lettori/attori e al direttore artistico e caro amico Fabio Lannino) per l’imperdibile opportunità che mi hanno offerto, che considero anche un grande regalo personale in vista del mio …vicinissimo, significativo compleanno.
(Della serata anche: Renzo Botindari, Tiziana Caccamo, Mario Caminita, Antonella De Francesco, Nadia Spallitta, Carmelo Castronovo, Manfredi Agnello, il mitico Fabio Cocchiara, Maurizio Salustri, Vito e Elisa Parrinello).
(Di Gaetano Perricone – da https://www.facebook.com/GaetanoEtna?pnref=story)
Amici Miei GRAZIE
Quando Fabio Lannino che oltre ad essere un Amico è persona che stimo molto professionalmente, prendendo al balzo una mia mezza frase, mi disse “perchè no! Organizziamolo subito”, mai e poi mai avrei pensato che la Minirassegna per i 15 anni di attività di Epruno avrebbe potuto riscontrare tanto successo tra gli Amici e soprattutto su tanti nuovi Amici.
Il programma in questi quattro appuntamenti mensili prevedeva la riproposizione di tutti e quattro le performance di “Leggendo Epruno” e pertanto al 3° appuntamento, sarebbe toccato alla 3° riproposizione nel giro di un anno di “Il Viaggiatore”, ma come per miracolo, anche in questo caso abbiamo registrato il pienone.
Io voglio rimanere convinto che trattasi di affetto nei miei confronti o difficoltà per educazione a dire no ad un invito mio o di Tiziana …. ma sarei ipocrita e falso modesto se non notassi come i miei compagni di lettura, in questi anni si siano sempre più sentiti positivamente coinvolti, trovando stimoli per migliorarsi e chiedermi di migliorami.
Il motivo di ciò non può risiedere nella circostanza che alla fine del grande lavoro massacrante che mi aspetta ogni volta per scrivere e mettere in piedi il tutto ……… ci divertiamo e fin quando sarà così, continuiamo.
Oggi, malgrado trattasi di 3° replica, come sempre ho inserito degli inediti e migliorato il prodotto multimediale ………. sarà un successo.
“La gente ha ancora voglia di sentire i racconti se questi vengono proposti innanzi tutto pieni di contenuti, anche se presentati con una certa ironia per renderli più assimilabili e soprattutto con l’aiuto di due condimenti importanti, prima di tutto, l’ottima musica di sottofondo e come ciliegina sulla torta l’aiuto dei moderni strumenti multimediali.” (Epruno)
Continuo ad esserne convinto e proprio per questo mi sono fatto convincere a mettere in piedi una rassegna che celebrasse questi 15 anni di attività “Epruno”, anche se sono sempre stato convinto che ciò avrebbe rappresentato per me uno sforzo editoriale e produttivo non da poco, visto la cadenza mensile dei quattro appuntamenti.
Ho riscontrato fino ad oggi grande partecipazione visto la tipicità del genere. Un editoriale lo si legge o lo si ascoltà nei posti più impensati ed in massima libertà, portare gli editoriali in teatro creando questo format è stata una grande scommessa, poichè non solo ho dovuto vincere la tradizionale “pigrizia” della mia utenza abituata fin dall’inizio ad esser raggiunta con la mail-list posto casa ogni venerdì mattina, ma inoltre ho dovuto costruire scrivendo una struttura narrativa, un vero e proprio contenitore supportato da strumenti multimediali.
Il mio selezionato ed affezionato pubblico mi ha seguito anche questa volta, dandomi fiducia, dopo avermi seguito per sei anni nell’avventura radiofonica di “la Voce di Epruno”, sono riuscito a portarlo in un posto unico quale il Casateatro Ditirammu.
Domenica 15 Maggio 2016 sarà il momento dell’ennesima scommessa, la terza riproposizione della lettura di ” IL VIAGGIATORE” (andata in scena al Teatro Ditirammu nell’ambito della rassegna “Ditirammu d’Autore” il 28 Marzo e 16 Maggio 2015) e che ha riscosso tanto successo a tal punto di farlo conoscere a quanti più amici possibili. L’aver legato questa volta l’antologia di brani della mia produzione al diario del transito da Palermo nel 1782 di Johann Wolfgang Von Goethe, rappresenta un gustoso momento per rappresentare il carattere e gli atteggiamenti nei secoli del Palermitano, visto attraverso gli occhi di un viaggiatore attento ai fatti di costume, dimostrandone l’immutabilità nei secoli.
Come già avvenuto in occasione del secondo appuntamento di questa rassegna, anche questa volta vedremo la partecipazione amichevole e straordinaria di un noto attore del nostro teatro locale ….
“Mini Rassegna di Leggendo Epruno”, Domani il 2° appuntamento.
In occasione del 15° compleanno di attività di “Epruno”, il Casateatro Ditirammu ha il piacere di ospitare una mini rassegna che riproponga l’intera produzione degli “incontri in musica”, ritornando all’originale formula dell’aperitivo letterario-musicale, attraverso quattro appuntamenti mensili, la domenica pomeriggio.
Domenica 17 Aprile 2016 – “Leggendo Epruno n.2 – DIETRO LE QUINTE DEL WOMAD” (Il Sogno)
Domenica 17 Aprile 2016 – ” DIETRO LE QUINTE DEL WOMAD” (Il Sogno).
Epruno è il bello della vita? La Musica è o non è una delle cose più belle della vita? Allora come potersi perdere una opportunità quale quella di vivere un festival da dietro le quinte, in mezzo ai tecnici, gli artisti, gli uomini di fatica, la security? Epruno lo ha fatto e come sempre ha approfittato dell’occasione per prendere spunto per le proverbiali riflessioni sul costume attraverso “il sogno”, “il viaggio” e “la pazzia o l’accettazione delle diversità”.
La Musica diventa sotto questo spirito, la giusta colonna sonora dei fatti della vita, successi, contemporanei e da succedere, l’unica lingua straniera in grado di far comprendere popoli e razze diverse.
Pretesto, la descrizione di tre serate, svoltesi al Teatro della Verdura in occasione del WOMAD IN SICILY, “World of Music Arts and Dance”, un appuntamento tra il festival e gli eventi attraverso il mondo, progetto creato dal mitico Peter Gabriel.
Carissimi …….. Mi rivolgo come sempre ai miei affezionatissimi 24 lettori!
Sapete, chi mi segue da tempo, che il numero non è casuale, poiché consapevole che se Alessandro Manzoni, pensava di averne 25 e con i suoi “Promessi Sposi” ha triturato gli zebedei a generazioni di studenti, Epruno che è l’ultimo arrivato, non può neanche minimamente pensare di superare un Grande Maestro della Letteratura di tutti i tempi.
Chiarita questa Eprunata, ritorno subito all’argomento di questa mia lettera aperta.
Tra il divertimento e la perplessità degli amici stretti, sono partito verso questa avventura circa otto anni fa, inventandomi questo nome, attraverso l’appuntamento settimanale che a poco a poco si è creato il suo naturale, qualificato seguito.
Sapevo che nella mia mail-list settimanalmente raggiungevo un campione eterogeneo di personaggi autorevoli che condividevano come me la voglia di non prendersi troppo sul serio, al di fuori del ruolo ricoperto in quella vita che con qualche perplessità, continuiamo a chiamare “reale”.
Pertanto avevo contribuito a creare spontaneamente un piccolo esercito di gente convinta che il sorriso può cambiare la nostra e la loro vita.
La prima avvisaglia negli anni, mi è giunta nel momento in cui da alcuni di voi ho avuto la conferma che il nostro spirito, veniva a sua volta condiviso e girato ai vostri amici che a loro volta coinvolgevano altri amici.
Grazie all’ospitalità ed alla fiducia dell’Amico Marcello Clausi, da cinque anni il mensile di costume CULT ospita amichevolmente una mia striscia mensile.
Ascoltando l’Amica Diotima ho conosciuto e creato un profilo su Facebook capendo ed apprezzando la potenzialità del social network.
Spinto dalla intuizione del mio Amico Mario Caminita, ho voluto creare una occasione per trasferire tutto ciò in un format radiofonico che per due anni, con risultati lusinghieri, ha fatto uscire dall’anonimato, almeno in voce, Epruno per la gente …. divertendo.
Grazie all’idea di Fabio Lannino e alla sua produzione di spettacoli, ho creato un evento nel 2010 che è stato ospitato tra gli “Aperitivi Letterari” del 2010 nel contesto della stagione estiva di Villa Filippina dal nome “Leggendo Epruno”, che ha riscosso seguito e partecipazione soprattutto degli Eprunisti coinvolti nel leggere brani della mia produzione.
Ho lanciato per gioco un gruppo “chiuso” su Facebook a supporto dell’esperienza radiofonica dal nome “Io Leggo Epruno” che grande soddisfazione e grande seguito raccoglie ai giorni d’oggi, diventando un catalizzatore e contenitore per amici provenienti dalla conoscenza delle precedenti esperienze, amici provenienti dall’ascolto della radio ed il social network che si è posto all’attenzione dei media.
Attraverso lo spunto lanciatomi dall’Amico Filippo Nasca e dalla opportunità anche questa volta legata a Fabio Lannino ed alla sua Associazione Womad in Sicily, la seconda edizione di “Leggendo Epruno” sarà chiamata a chiudere il “Womad in Sicily-Workshop 2011”.
Non avrei mai potuto immaginare che un “leggero gioco” potesse sfociare in un evento ospitato tra le iniziative del mitico contenitore artistico del WOMAD creato da Peter Gabriel mito della mia adolescenza.
Tutta questa attività con passione ed uso del pochissimo tempo libero a disposizione per me stesso che la mia professione ed i miei ruolo mi lasciano, è stata e sarà sempre svolta a titolo del tutto gratuito.
Ed è per questo motivo che raccogliendo la disponibilità dell’Amico Giomba, noto blogger, conosciuto nel gruppo “Io Leggo Epruno” di Facebook, ma ormai considerato come un amico da sempre, ho deciso di riordinare tutta la produzione di Epruno e conservarla a disposizione degli Amici in questa versione dell’aggiornamento di siti e blog che in questi anni hanno accompagnato il mio scrivere.
Quindi anche coloro che leggeranno per caso il mio nome e vorranno sapere chi “caz__” è questo Epruno, potrà avere la certezza che “Epruno non esiste, Epruno siete Voi, ma soprattutto Epruno è sempre colui che in una società piena di presenzialisti, dove la gente impone la sua faccia, lui continua a mettere le “palle” ……… .”