“Loro non Cambiano”

Carissimi,
Non siamo un paese serio, è ormai il mio tormentone e sta alla base di qualunque considerazione.

Siamo un paese diviso in due, sia in orizzontale, settentrione e meridione, sia in verticale, ideologicamente e tranne sporadici ventennali periodi, di grandi consensi bulgari, torniamo a dividerci su qualunque in modo equo.

Non avremo mai maggioranze stabili, malgrado ciò votiamo in continuazione.

Quello che ancora oggi mi sconvolge guardando la pubblica amministrazione (la cosa pubblica in genere) è l’incapacità di fare pulizia e giustizia, eppure la cosa pubblica siamo noi, una grande società dove tutti siamo azionisti, dove giunti all’età stabilita votiamo in questo consiglio di amministrazione fatto di milioni di persone per eleggere le cariche amministrative.

Malgrado ciò riusciamo ad esercitare questo diritto con fastidio e il più delle volte non andiamo a votare delegando l’uso della nostra azione alla maggioranza dei votanti e per di più non esercitiamo alcun controllo sull’esito dell’attività dell’amministrazione.

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Hai Studiato, peggio per Te

Carissimi,
Chi può si dedica alla lettura di un buon libro, altri ascoltano la musica mentre sfogliano le riviste, qualcuno grazie ad internet accede a quegli abbonamenti che ti permettono di vedere film e telefilm senza interruzioni pubblicitarie, altri incauti la sera accendono la televisione e vanno ormai indistintamente sui canali pubblici o privati dove finanche in programmi come “la vita delle balene oggi in Antartide” o “Lo Zecchino d’Argento” o “Cristianesimo e religiosità oggi” ti aspetta in agguato “lui” il leader politico, con o senza foglietti nelle mani, intervistato dalla “iena ridens” intellettuale, istituzionale, di turno. Sentiamo in ogni luogo proclami, alcuni senza filtri intellettivi che ci presentano lo spettro di un paese che sembra regredire culturalmente.
Rassegnatevi, non si scappa e sarà così fino al 4 di Marzo. Voi direte fino al 2, il Venerdì? No fino al 4 alla chiusura dei seggi diversamente che cosa li hanno inventati a fare i telefonini cellulari, gli iphone e i social? Leggi il resto dell’ articolo »

Pretendo un Paese più Serio

Carissimi,
Oggi c’è bisogno di una seria programmazione e tanto denaro per manutenere il nostro immenso patrimonio immobiliare, infrastrutturale, scolastico, storico e artistico monumentale.
Non siamo un paese serio, continuo a dirlo, poiché davanti a questa emergenza c’è chi muore sul lavoro, c’è chi muore andando al lavoro e noi ogni volta ci risvegliamo e diciamo con meraviglia: “oooohhh!”
Oggi c’è bisogno di fare in fretta. Oggi c’è bisogno di avere tante risorse umane qualificate e tecnici competenti per dare risposte e gestire tali problematiche e la maggior parte delle pubbliche amministrazioni non si fanno trovare pronte, non risultano all’altezza e si lasciano sorprendere dalle “tragedie” che sovente accadono o semplicemente dagli inconvenienti gestionali giornalieri per l’utenza, pur sulla carta dichiarando organigrammi e strutture dedicate.
Per circa 130 anni, abbiamo avuto in Italia in vigore un “Regio Decreto” fatto subito dopo l’unità della nostra nazione, eppure per i primi cento anni e con quelle regole abbiamo fatto grandi opere civili e beni artistici monumentali ancora oggi in piedi e che tutti ci invidiano. Leggi il resto dell’ articolo »

Il Giorno Prima

Il giorno prima di Pasqua dovrebbe essere un giorno di silenzio e lutto per noi Cristiani. Abbiamo portato il “Figlio di Dio” in croce poche ore fa e lo abbiamo visto morire in croce verso le tre del pomeriggio. Pochi, i parenti stretti erano li sotto a piangere, altri i più fedeli collaboratori lo avevamo rinnegato per salvarci la pelle il giorno prima, senza attendere il gallo cantare tre volte, altri ancora lo avevamo tradito per invidia per appena trenta denari ed infine, la maggior parte di noi per paura non si è fatta neanche vedere, si è nascosta a casa. Che dire inoltre di coloro che compreso per tempo la cattiva sorte alla quale andava incontro il Nazareno, si erano già fatti trovare dall’altra parte e durante la via crucis gli avevano sputato sopra e magari lo avevano colpito con le pietre. A che serve essere Giuseppe d’Arimatea, nobile, ricco, segretamente seguace che per non esporsi mette a disposizione il suo sepolcro.

Ma si, quante volte abbiamo vissuto questa storia nei secoli e non soltanto nella celebrazione della cristianità?

Per chi crede, Gesù risorge, ma quanti altri umani poveri cristi, subendo lo stesso trattamento sono morti e dimenticati come le loro ceneri?

L’uomo è traditore ed è vittima del culto di se stesso, adora il “dio denaro” e per questo uccide, diventa spergiuro e tradisce anche la sua famiglia. Non ho mai visto nessuno razziare tanto denaro da portarselo nell’altro mondo, sempre che esista un altro mondo con queste caratteristiche. Ci perdiamo spesso il significato vero della vita fatto di una ricerca di arricchimento intellettivo attraverso meditazione ed incontro di altre affinità elettive.

Purtroppo siamo piccini, siamo sporchi e finiamo per sporcare tutto quanto viene al nostro contatto. La natura è bella eppure noi riusciamo a sporcare e a distruggere pure lei. Distruggiamo il nostro prossimo, avendo perso il senso ed il valore della vita. Cosa ci spinge a pressare sull’acceleratore ad un incrocio mettendo a rischio la nostra e l’altrui vita? Cosa ci spinge a picchiare fino ad ucciderlo un ragazzo in discoteca? Cosa ci spinge a sparare per un compenso di 100 euro e distruggere una esistenza?

Siamo noi i nuovi Farisei, i nuovi “sepolcri imbiancati” che decretiamo dai nostri covi adorni come altari di immagini sacre, la morte della gente. Siamo oggi coloro che dietro tanta eleganza ed un tenore di vita eccessivo, prendiamo mazzette facendo forza sul nostro ruolo di potere e decidiamo sulla carriera di questo e quello, non prima di aver in modo pio, in ginocchio, la domenica presa la santa comunione, prima di pranzare in famiglia, aver visto la partita di calcio con gli amici, ed aver concluso il pomeriggio con una soddisfacente “scopata” con l’amante?

Beh ….. Buona Pasqua a Te ….. “Uomo del mio tempo!” Buona Pasqua a Tutti.