Io lo so cara Anghela, tu non sei cattiva, tu hai soltanto paura.
Da tedesca, dovresti essere spaccona e sprezzante del pericolo ed invece hai paura, perché sei tedesca, ma sei tedesca dell’Est!
Tu hai paura perché è da una vita che da tedesca ti mettono nel mezzo delle barzellette dove c’è sempre un americano spaccone, il francese furbetto, un tedesco crozzone e poi lui, l’italiano, quasi sempre siciliano, che interviene all’ultimo con la furbizia a fregare tutti, per primo il tedesco ……
Quindi non vi è riunione dove Anghela non passi il tempo a guardarsi intorno, ad incrociare gli sguardi degli interlocutori, a guardare che le mani dei convenuti siano sul tavolo ed a spiare qualunque possibile tic un po’ come si fa ad un tavolo da poker!
Ah ..il tedesco, che tipo, bisogna conoscerlo veramente bene, per amarlo.
Certo la storia recente ci insegna pagine orribili se riferite alla seconda guerra mondiale, ma se conoscessimo meglio la storia, scopriremmo che tanti popoli, anche i così detti “civili”, nel passato si sono macchiati di atti di guerra o colonizzanti, nefandi.
Il tedesco è costantemente lì, si siede sempre per vincere, facendo leva sulla sua forza fisica e la sua disciplina e spesso viene battuto dalla fantasia latina! Questo gli rode, e come se gli rode dentro!
Allora il tedesco si rimette lì pazientemente e riprende a fare l’unica cosa che sa fare bene, “ZU ARBAITEN”, “LAVORARE” ed a poco a poco, paga i debiti di guerra, paga i costi della forzata riunificazione a seguito della caduta del muro, paga i costi in quota proporzionale della comunità economica europea per aiutare i paesi degli “assi più svantaggiati” e così via lavorando, lavorando!
Ma arriva un giorno che qualche “bravo scienziato statista” decide: “allarghiamo la comunità europea” e dai 6 iniziali ad oggi si perde il conto di quanti siamo diventati. Giunge un altro “bravo scienziato economista” e dice:”facciamo la moneta unica, l’euro” ed il tedesco lavora e paga …
Ma anche il più “crudo dei tedeschi” ad un certo punto apre gli occhi e nota che mentre lui fa la “formichina”, lo spagnolo ed il greco presi da improvviso benessere, tipici di chi esce fuori da periodi di dittatura, iniziano a fare le “cicale” e nel caso degli iberici, anche a pontificare, volersi ergere a modelli di costume ed a proporsi come esempio, con le scarpe sfondate e soprattutto “chi picciuli di l’autri!” Ma finalmente, diceva l’Abate Meli, “MUCIDDRA FICI LUCA” ed ecco che tutti si voltano verso Anghela a chiedere “Aiuto!”
Ma la buona Anghela, tedesca sì ma contadina dell’est, guardatasi attorno e visto accanto, un americano, un francese ed un italiano avrà avuto ragione a chiedersi: “vuoi vedere che questa è la solita barzelletta dove a rimanere fregato sarà sempre il povero tedesco?”