Generale, trenta anni fa a quest’ora!

Sono passati 30 anni, ne avevo venti allora ed avevo tante aspettative da un mondo che mi era stato spiegato in termini semplici e nel quale una figura come la Tua appariva quale un gigante di moralità, di senso del dovere e di amore per le istituzioni. Ricordo ancora il Tuo modo di presentarti alla cittadinanza, i tuoi discorsi, il tuo rifiutare i fronzoli dell’apparenza.

Tu che rifiutasti la scorta, reputandola con grande lungimiranza inutile, dando lezione di coraggio a noi giovani onesti, Tu che vivevi con fastidio gli inviti mondani, essendo uomo riservato e forse geloso della propria vita privata, vedresti con amarezza oggi, i “magistrati calciatori del non dimenticare” che non se ne privano neanche al di fuori dell’esercizio della loro funzione.

Oggi le scorte vengono sfoggiate come gli stemmi nobiliari di una volta, come segnale di potenza sociale. Non vi è occasione mondana, concerti, eventi pubblici e spettacoli nei quali non vi siano corsie preferenziali, per costoro che sono dei servitori dello stato, come lo fosti Tu, Falcone e Borsellino ………….. forse un pò meno riservati e sobri di Voi!

Quella sera in via Carini, morì veramente la speranza dei palermitani onesti, da quella sera e per altre occasioni, molti hanno approfittato del sangue altrui per costruirsi carriere ed uno status rispettabile. Palermo per alcuni è cresciuta, per me rimane difficile accettare che questa città è diventata sempre più la città dei circoli, delle associazioni “anti qualunque cosa” ……. circoli non molto differenti da quelli in cui quella notte si brindò!

Ecco perchè quello fu l’unico funerale di stato al quale partecipai. Per chi non ha mai dimenticato …..