Carissimi

La gente sbaglia, sbagliamo tutti e voi per favore diffidate di coloro che non sbagliano mai (dicono di non sbagliare mai), costoro teneteli a distanza, non fateli entrare nelle vostre vite, non prendeteli come collaboratori, non ci lavorate in subordine, questa è gente negativa che rovina la vita altrui per finire solo alla fine, per rovinare la propria vita.

Questo esercito di saccenti, supponenti, presuntuosi, arroganti o solamente cretini, non solo infestano il mondo, ma lo rovinano e costituiscono il 90% dei nostri guai accattati.

Tutti sbagliano, almeno una volta, finanche l’Ispettore Rock (Cesare Polacco), basta ammetterlo, capire l’errore e imparare per non ripeterlo ….. lo so a cosa state pensando, la nostra classe politica, la nostra classe dirigente è piena di personaggi convinti di non sbagliare mai e allora come è che il mondo va avanti?

Ma grazie ai “problem solver”!

Per chi non conosce l’inglese traduco con risolutori di problemi che stanno dietro le quinte e mentre questi sono presi da “orgasmistici” festeggiamenti o onnipotenze che portano a volere spingere all’estremo qualunque esperienza fiduciosi del momentaneo allineamento dei pianeti, fanno minchiate e le minchiate vanno nascoste, vanno cancellate affinché non ne risenta l’immagine o le illuminate e preconfezionate carriere e a volta anche munifici matrimoni.

Chi è il problem solver? Per gli amanti della cinematografia sono tanti gli esempi di personaggi più o meno positivi, più o meno border line che conoscendo le regole, sanno come sistemarle.

Chi non ricorda il Tom Hagen figlio adottivo del Padrino, don Vito Corleone, ma attenzione non fate l’errore di confondere il problem solver (a volte consigliori) con il risolutore a livello di Peter Clemenza, di Luca Brasi, costoro erano i risolutori ma con metodi estremi e godendo della grande fiducia del boss ed essendo fedeli fino alla morte, ecco avevano con quest’ultima un rapporto familiare.

Tom Hagen no, lui era un avvocato, una persona “studiata” che poteva giungere a far trovare la testa di un cavallo purosangue mozzata, tra le lenzuola nere dell’irrispettoso regista cinematografico che aveva bisogno di una offerta che non poteva rifiutare per dare la parte a Frank Sinatra (Op lapsus) al cantante protetto da don Vito ma non sporcandosi le mani ………… “comu nni capimmu mali, come nni capimmu mali”, ma Tom Hagen era colui che prendeva un aereo privato per giungere in un bordello nel deserto, per porre una soluzione e tirare dai guai il senatore che lasciatosi prendere dalla foga sessuale aveva ucciso la povera prostituta, illustre sconosciuta, di cui nessuno avrebbe reclamato le spoglie, mentre l’immagine dell’uomo politico sarebbe rimasta intatta, perché il bordello era della famiglia Corleone.

Vedete questa è la prima classe dei problem solver, ma che dire di Ray Donovan e della sua mazza da baseball nel portabagagli dell’auto o ancora di Huck Quinn Perkins collaboratori di Olivia Pope della serie tv Scandal pronti a ripulire le scene del crimine dei clienti senza lasciare alcuna traccia.

Non abbiate timore, questi problem solver agiscono in un contesto dei “grandi sistemi” alquanto border line con la criminalità, i problem solver a livello nostrano esistono e come, anche in contesti più casarecci e non “noir” senza omicidi, ma dove la moralità è comunque messa a repentaglio dall’esercizio disinibito del proprio ruolo e allora è facile fare casini e poi tornare a piangere da papà sapendo che questi dovrà risolvere le marachelle, ovviamente senza intervenire in prima persona, ma chiamando un problem solver.

Bene, cosa vi serve?

Un abbraccio, Epruno.