Può darsi che sia giunto il momento di donne alla guida della nostra società, visto l’evidente stato delle cose?
E se il futuro oltre che giovane fosse anche al femminile?
L’ironia maschile va avanti per stereotipi e vede così la società in mano alle donne:
Se fossero le nostre figlie a guidare la società? …
Quelle rimangono sempre le nostre bambine a qualunque età e quindi per noi mai pronte;
Se fossero le nostre mogli? …..
Figuratevi una moglie al comando, fissata con il concetto della pulizia, dello shopping e perennemente in ritardo negli appuntamenti istituzionali (causa la scelta degli accessori adeguati al vestito di gala), anzi la immaginiamo durante liti giornaliere nei cantieri, mentre mette ordine e spolvera, per portarsi avanti nei lavori, prima che questi siano ultimati;
Se fossero le nostre madri? …..
La madre è una santa, ma per questo c’è già Santa Rosalia e una santa basta alla guida della città;
Per anni gli uomini hanno spregevolmente additato lo stereotipo della “signorina Silvani”, della donna furba, senza alcuna evidente qualità lavorativa che unica nel contesto, finisce per essere influente grazie all’esistenza del capo improvvisatosi tombeur de femmes. (Colpa dell’uomo imbecille e senza spina dorsale, non certamente della donna).
La donna per anni, nel dipinto familiare è stata rappresentata al suo posto, silente.
La nostra storia è piena di donne forti e di mariti balordi.
Si è sempre detto che dietro ad un grande uomo, vi è sempre stata una grande donna.
Quando accadrà, siamo certi che dietro una grande donna troveremo sempre un grande uomo che rinunci alle proprie ambizioni?
Purtroppo Palermo è donna e in quanto tale è rivale delle donne.
Si sa che le donne tra di loro non riescono ad essere alleate, sanno confidarsi segreti che neanche gli uomini negli spogliatoi sono in grado di dirsi, ma sono sempre pronte a rivaleggiare tra di loro, anche in modo scorretto, regalandosi delusioni e poi far pace, ma mai riuscire a far sistema ed allearsi.
Quando le donne decideranno di fare squadra non ce ne sarà più per nessuno, nel lavoro come nella politica e in quel momento ci sorprenderanno come sempre, facendoci trovare tutto pronto al nostro “risveglio”.
Attendiamo quindi il risveglio di questa città.
(Scritto e Letto nel 1° Episodio di Status Donne – Su CTS – Format di Paola Carella)