Un genere umano come il nostro, sempre soggetto all’azione esterna della natura, sempre soggetto alla fragilità di quell’appuntamento imprevisto con la propria dipartita, può mai definirsi potente?

Se pensate a quanti uomini nel tempo, in balia di catastrofi, sono stati spazzati via in un istante, senza che qualunque sofisticata tecnologia a protezione avesse potuto porvi rimedio!

Quindi, anche quando parliamo di potenza, quando ci sentiamo onnipotenti rispetto agli altri ed a tutto il creato, sappiamo che basta un istante, basta un “tic”, basta un battito che si ferma ed ecco che diventiamo passato.

Ma malgrado ciò, ci ricadiamo sempre e periodicamente! Ricordatevelo almeno voi che con me dovete condividere il concetto di “bello della vita”! Solo se abbiamo piena consapevolezza di ciò che realmente siamo e di quanto appariamo fragili nel contesto universale, ma soprattutto di quanto poco tempo “duriamo” in rapporto alla eternità, solo così, possiamo ambire alla conquista di quella qualità di vita che da sola giustificherà il nostro transito terrestre.

Anche i dinosauri si sono estinti, eppure erano giganteschi rispetto a noi, basta confrontarsi con quei pochi reperti ritrovati che ne provano la loro esistenza. Malgrado ciò, non è certo come, sono stai spazzati in un istante dalla faccia della terra.

Mistero dei misteri ……

Ciò andrebbe ricordato con chiarezza, ai nuovi dinosauri, a coloro che senza aver studiato la storia, si ripropongono con gli stessi vizi e difetti di questo genere estinto. Certo il pianeta all’epoca ancora giovane, doveva essere più bello, ma loro che ne erano i padroni assoluti, in un batter di ciglio, per chi sa quale evento straordinario della natura, sono diventati oggetto per i cartoni animati dei nostri bimbi.

Ah cari odierni nuovi dinosauri, comprendo la vostra voglia di specchiarvi e di vedervi imponenti e forti, comprendo la vostra voglia di occupare spazi e di affermare la vostra ferocia e potenza, anche in alcuni casi, occultandola dietro la fama di esser di specie “erbivora”, comprendo la vostra voglia di far ruotare la vostra robusta e lunga coda, comprendo la vostra voglia di muovere quelle piccole braccine per afferrare il tutto, comprendo anche la tentazione che avete di addentare con ferocia i vostri simili e non solo per cibarvi, ma adesso siete voi, che dovete comprendere una sola cosa, guardatevi bene allo specchio ed oltre a scoprire che avete una piccola testolina su un corpo imponente, guardate le vostre rughe, siete vecchi, come è vecchio il vostro modo di pensare, come è vecchio quel mondo ormai estinto, artificialmente vi ostinate a tenere in vita, e come disse una volta Gandi: “E’ arrivato il momento che ve ne andiate!

Ed aggiungo io, per il vostro bene, prima che sia una nuova “catastrofe a spazzarvi via ….