In occasione della fine dell’anno 2019, in diretta dagli Studi di Radio Time , a reti unificate (Facebook profilo “La Voce di Epruno”; Facebook gruppo “Io leggo Epruno”; Facebook gruppo “Gruppo d’Ascolto di FQNS – La Voce di Epruno”; Facebook pagina “Epruno, il Bello della Vita”; blog “www.epruno.it/”)

Questa è l’ultima puntata del 2019 e quei pochi fortunati, i miei fedelissimi “24 lettori” la staranno ascoltando in diretta alle ore 21.07 circa di lunedì 30 dicembre, gli altri più comodamente la staranno ascoltando in replica già nel nuovo anno e saremo nel 2020.

Carissimi

Nel 2020 Epruno farà 20 anni di attività e sembra così strano che questo fantastico appuntamento mediatico editorialistico, trasformatosi successivamente in questo appuntamento radiofonico dal 2010, abbia visto già passare un ventennio del nuovo secolo.

Non vi nascondo che mi approccio al nuovo anno con tanta rabbia dentro consapevole del fatto che questo mondo a differenza delle aspettative, in questo periodo, non sia migliorato per nulla, benché imbonitori e venditori di pentole ci propinino giornalmente le loro visioni positive di ciò che starebbe accadendo, mentre la loro incapacità rispettare anche gli obiettivi minimi è sempre colpa di chi c’è stato prima.

Colui che si appoggia a queste scuse è un “idiota” e come spesso vi ripeto, diffidate dagli “idioti”, poiché sono funzionali a sé stessi e dannosi per la collettività, chiunque ha un minimo di cervello sa che se arriva “uno nuovo” è perché “chi c’era prima ha fallito” e allora basta evocare il passato, si siedano e lavorino, arrivato il loro turno.

Sono deluso del modo come si faccia politica negli ultimi anni, sono deluso di come si amministra la cosa pubblica, ma sono ancor più deluso di chi plaude a questi dilettanti allo sbaraglio, anche quando allo sbaraglio non lo sono più e governano da più di 30 anni riproponendosi spesso nei loro mille travestimenti (alla Mr. Magoo).

Ma come si fa a disinteressarsi della cosa pubblica, astenendosi dal far valere il proprio diritto di voto? Di contro, come si fa a dichiarare apertamente il disinteresse per il disagio della popolazione, affermando “ho deciso io così”? Come si fa a lasciare in ostaggio la propria terra a gente totalmente inadeguata o peggio nelle mani di esaltati che hanno a cuore soltanto il proprio ego?

Ciò è ormai sotto gli occhi di tutti, anche se non c’era bisogno di giungere fino ai titoli di coda per comprenderlo.

Ciò che è più terribile, e avremo modo di constatarlo in seguito, è la circostanza che nel loro pluriennale soffermarsi nelle stanze di comando, costoro si sono costruiti una classe dirigente comoda, senza qualità, servile, pronta a tacere o levarsi di sotto all’occasione e quando cambierà il padrone del vapore questo equipaggio sarà l’unico ingrediente con il quale gli chef che verranno, anche se pluristellati, dovranno cucinare.

Per questo, la rinnovata “grandeur” nella bocca di chi passa le proprie giornate chiuse nei propri salotti o di chi vive fuori e si limita a passeggiare davanti il teatro, o chi presidia i social facendo cassazione con le loro affermazione a sostegno dei “santoni del momento” è soltanto “una visione”, non fatevi ingannare, continuate a guardare la realtà con i vostri occhi e tenetevi pronti a sbracciarvi per ricostruire le basi del razionale vivere in qualità, perché se “dalla palude” saremmo partiti, domani ripartiremo dal “grande caos”, con la sola soddisfazione di poter dire: “in principio fu il nulla ……… ma ancora non avevamo visto niente!”

Buon Anno.

Un abbraccio, Epruno