In occasione della fine dell’anno 2018, in diretta dagli Uffici di Gabinetto di Epruno, a reti unificate (Facebook profilo “Epruno”; Facebook gruppo “Io leggo Epruno”; Facebook gruppo “Io sono un Amico di Epruno – Sono un Eprunista”; blog “www.epruno.it/”)

Carissimi

Eccoci alla fine di questo 2019, qualcuno di Voi dirà finalmente perché non è stato un anno di quelli semplici, certo c’è chi tra voi magari ha fatto un super enalotto, chi è riuscito a comprarsi la Ferrari, chi ad andare a letto con Daenerys Targaryen (la regina dei draghi) ma la stragrande maggioranza di noi ha avuto un anno di merda, corroborato dall’ottimismo che trasbordava da qualunque dibattito televisivo. Tanto tuonò che piovve e fu così che ora che tutti avevano le soluzioni per governare ecco che son giunti loro.

Lo spread è nuovamente alto e a me mi aumentò la pressione.

Buon anno, tranquilli, non abbiate paura, chi ci ha già preceduto dall’altra parte del globo di qualche ora, dice che il 2019 è né più né meno che il 2018, mentre il cinese sotto casa mia, con le sue lanterne rosse davanti il suo “negozio” se la ride, continuando a rilasciare lo scontrino, poiché sa che non solo il capodanno per lui non sarà domani, ma che mentre noi in questi anni di grandi conquiste sindacali e di regolamenti, nazionali e comunitari ci siamo ingessati, lui, anzi loro, sono diventati una ricchissima potenza commerciale internazionale poiché non rispettano diritti e regole, figurati che cosa gliene può fregà dello spread.

Ogni anno che passa ci perdiamo qualche “pezzo”, qualcuno non ce la fa, non necessariamente perché “passa a miglior vita”, ma si arriva ad un momento in cui bisogna stabilire le nostre priorità e purtroppo non possiamo pretendere che queste coincidano con quelle dei nostri compagni di viaggio e allora ecco che perdiamo interesse per il loro, perdiamo interesse in loro, perdiamo interesse per noi stessi se non riusciamo a trasformarci capendo che è l’anima che sta dentro il tutto e che l’anima non invecchia, si consuma, ma non invecchia e statene certi ……. Non muore.

Tanti artisti e persone importanti ci hanno lasciato e noi rimaniamo nell’attesa di vederne crescerne altri, chi lo sa, saranno già in mezzo a noi ma non ce ne accorgiamo perché non abbiamo gli strumenti per codificare la loro arte.

Domani Palermo non sarà più capitale della cultura e molti di noi se ne faranno una ragione. Mettere d’accordo tutti è stato impossibile e così lo spettacolo è continuato come sempre, abbiamo recitato in molti, chi plaudendo e chi dicendo schifiu ma come in tutte le partite che contano, non è stato importante la qualità del gioco, ma giungere fino al novantesimo e oltre con la gatta nel sacco, si “propriamente”, ma come vi è potuto passar per la mente (anche per un istante) che chi giungesse lì sopra, nel paradiso terrestre dei poteri, finisse per farlo per gli altri, in pieno spirito missionario?

La ricerca della felicità deve stare al primo posto nella nostra vita, ci sono nazioni che addirittura lo hanno messo nella loro costituzione, ma sapete bene che per raggiungere la vera felicità bisognerebbe essere da soli in questo mondo, poiché la vera felicità è qualcosa che si condivide, non si può essere felice se tutt’intorno a noi c’è dolore.

È questo il vero messaggio che mi sentirei di lasciare a chi ambisce a governare il prossimo. Non ci sono occhiali speciali.

L’uomo vuole affermarsi sul proprio prossimo, ricerca la vanagloria e in più non è mai orfano e ha parenti, figli, padri e quando questo non basta, nipoti …… ah che piaga il nepotismo e così ci sono masse che decidono di andare avanti, ci sono masse che trovano più comodo guardare al passato e così facendo “chi ha avuto ha avuto e chi ha dato ha dato”, ma sarà difficile scordarci il passato e senza rendercene conto, tra qualche ora saremo nel 2019, l’anno di Blade Runner e non so se il futuro sarà stato migliore di quello immaginato a Los Angeles da Ridley Scott, ma so solo che anche io ho “visto cose che voi umani ……” mentre Roy Batty e ancora qui con noi, anzi Rutger Hauer è invecchiato come tutti.

Buon Anno quindi e ci si vede nei prossimi giorni.