21giu16 263Per chi ha il privilegio di poter guardare l’alba e non il tramonto può apprezzare la sensazione fantastica del sole che sorgendo ti irraggia il volto mentre seduto all’aperto, intento a sorseggiare il primo caffè della giornata.

Dopo una settimana come sempre bella e piena di “emozioni” ti svegli dopo aver dormito bene e profondamente pensando ad un grande scienziato della storia, Newton e ad una delle più belle leggi mai scritte: “Ad ogni azione corrisponde una reazione uguale e contraria”.

Subito ti rendi conto che non sempre si può generalizzare tale concetto, poichè se una “azione” è “premeditata, vendicativa e aimè molto puerile” non puoi prevedere una “reazione”, ma soltanto una “commiserazione” e un “sorriso”, prima di tirare avanti, sapendo che “qualunque reazione sarebbe inusitata” e che bisogna avere rispetto del “tempo che passa”, poichè anche noi saremo un giorno “vecchi” e quando alla “vecchiaia” non corrisponderanno comportamenti “saggi”, ma “puerili” …… ci dovremo preoccupare.

Prego Dio di farmi invecchiare in pieno controllo delle mie capicità mentali e motorie.

Ma di contro mi chiedo: “cosa alimenta la cattiveria umana?” Perché si è cattivi? Cosa spinge certi uomini ad agire in continuo conflitto e a non ricercare pace e serenità? Si nasce portati alla cattiveria? Io non credo, mi convinco di più che siano certe carenze in alcune fasi della nostra esistenza che ci spingono ad essere cattivi. Magari perché in quei momenti anche chi ci sta accanto non ci aiuta a vedere tutto il bello che ci sta intorno.

Dopo tante “chiacchiere e distintivi” ci ramane una certezza legata alla circostanza che domani si ricomincia con la vita di ogni giorno, con il sole in posizione estiva e tanta positiva dovuta al fatto che percepiremo maggiore luce una volta usciti dai sottoscala e dai camerini bui o dai vagoni con dipinti dall’esterno “uomini festanti” e le nostre pupille si rimpiccioliranno, ci prenderemo per mano e dimenticheremo per un pò che “sei sempre tu uomo del mio tempo” consapevoli comunque che la cera “squagghia” e allora come disse un mio “famoso antenato” …………………..

“Quanto è bella giovinezza che si fugge, tuttavia, chi vuol esser lieto sia …… del diman non c’è certezza”

Non c’è certezza!

E’ vero il bianco è sporcato sovente da poco nero, ma non accontentiamoci mai del grigio !