“Carissimo Babbo Natale

Non fare finta di non conoscermi, io sono un bambino.

E sono un bambino anche un po’ seccato nei tuoi confronti perché ogni anno finisco per essere dimenticato da te ad ora dei regali.

Capisco che non nasco allo ZEN e non nasco neanche in Via Libertà e quindi non ci saranno né organizzazioni che vogliono pulirsi la coscienza né famiglie che stanno bene dietro te a finanziarti i miei regali, io sono figlio di un operaio disoccupato e di una impiegata a tempo parziale (non chiedermi che significa, ricordati che ho sempre dieci anni).

Mio padre dice che tu non esisti e me lo ricorda ogni volta non appena iniziano le feste di Natale così da avere la scusa per prepararmi al fatto che non riceverò regali, anzi mi dice che tu sei una invenzione della Coca Cola o peggio sei un importante uomo politico, un sindaco, un presidente della regione, un presidente del consiglio che per le feste ti travesti per portare i regali ai bambini poveri e se è vero ciò, a giudicare dalla tua stazza, penso di aver capito chi sei.

Allora da bambino di strada ti dico, mettiamoci il passato alle spalle e parliamo di questo Natale.

Non portarmi play station o giocattoli elettronici come chiesto gli scorsi anni perché finirebbero per rubarmeli i miei due fratelli più grandi e non me li godrei e anche se riuscissi a nasconderli mia madre che per il momento lavora da casa, non mi lascerebbe il computer libero.

Se ho capito chi sei siamo pratici, fino all’anno scorso chiedevo a Babbo Natale di portarsi il negoziante anziano e antipatico che ogni volta ci tagliava il pallone se giocavamo davanti alla sua vetrina, quest’anno ti dico che non è il caso, non perché abbia smesso di giocare a pallone sul marciapiede, non perché sono diventato più buono, ma perché grazie al cielo ci ha pensato il Covid 19, un problema in meno per te.

Come sai quest’anno ho fatto la prima comunione con la mascherina e dopo tre anni di catechismo ho imparato che non si bestemmia, perché non è bello ed allora ti chiedo un favore, fai che mio padre non bestemmi più specialmente quando la domenica con la vecchia ZAZ usciamo per farci la passeggiata e sobbalziamo sulle buche che ormai hanno ridotto dice lui le strade ad un colabrodo, gliele vuoi riparare?

Ti ringrazio anticipatamente per avermi disegnato tutte le strade con la bicicletta, ma se prima non mi porti la bicicletta che me ne faccio del gioco da tavola “concilia” in scala naturale?

Se puoi fammi una grande cortesia, almeno me le vuoi illuminare le strade la sera che non si vede un tubo, specialmente da quando hanno chiuso tutti i negozi e si sono spente le insegne sulle strade?

Capisco che sei impegnato con il TIR della Coca Cola, capisco che non ho il camino ma anche quando tu non ci passeresti, io le idee te le ho date a questo punto ne va della tua credibilità se vuoi che continuiamo noi bambini dopo che cresciamo a credere nel Natale e alle Visioni.

Se non ce la dovessi fare con le renne, ho visto che da qualche tempo c’è un certo Aruba che ti fa la concorrenza, ma almeno lui in due giorni consegna e se non sei a casa ti lascia i regali dal portiere della portineria accanto.

Vedi che devi combinare, un abbraccio, BUON NATALE e BUON ANNO 2021”

F.to Un Bambino

 

Carissimi

Non sono i bambini che credono a Babbo Natale, molto spesso loro sono più maturi di quanto non sembra, siamo noi grandi che non vogliamo crescere e crediamo in ogni “Babbo Natale” travestito o non che si presenta quale soluzione di tutto alla nostra vista.

Un abbraccio, BUON ANNO 2021, Epruno.