Immaginiamo che sia finito tutto ieri ed immaginiamo inoltre che sia finito tutto a Palermo. A Palermo, ho detto! Mi auguro avrete compreso la sottile precisazione. Tutto può accadere da qualunque parte, ma se accade a Palermo, certamente il tutto assume una speciale particolarità. Nella nostra amata città, qualunque cosa è speciale e sproporzionata. Una cosa o è grandissima o è infinitesimale, poiché non soltanto il Palermitano è esagerato, ma anche tutto ciò che lo circonda è smisuratamente esagerato e la sua reazione è quasi sempre surreale! Tutto è esagerato, quindi, da queste parti, figuratevi la fine del mondo. Supponiamo che questa fine fosse giunta dal cielo, con astronavi aliene, modello “indipendence day”, posizionate a far ombra su tutta la nostra città, in attesa di lanciare l’attacco coordinato finale. Il primo vero intoppo, si sarebbe verificato qualora queste astronavi avessero deciso di atterrare, avrei voluto vedere come avrebbe potuto fare a posteggiare con tutte le auto in doppia fila per strada, se anche loro, non avessero fatto ricorso all’aiuto dei parcheggiatori abusivi! Ma anche se così fosse stato, chi li avrebbe garantito da una sicura multa da parte degli ausiliari del traffico? Del resto, un alieno che viene dallo spazio che zona avrebbe dovuto dichiarare come residenza? P3? Certo voi mi direte: “figurarsi se degli alieni venuti per distruggerci si sarebbero posti il problema del parcheggio?” Sono d’accordo con voi, ma siete certi che il nostro primo cittadino, informato del loro arrivo, non avrebbe chiesto di incontrarli? Ma ipotizziamo che questa fine fosse arrivata a causa di una persistente pioggia di materiale meteoritico, sempre più grande. Sono certo che alle prime precipitazioni il camper di una tv locale, con il suo condirettore, sarebbe stato sulla scena a testimoniare le lamentele del cittadino modello! Così, sotto la pioggia di pietrisco, protetto da un robusto ombrello, avremmo sentito l’intervistato che nel mostrare la propria macchina posteggiata davanti casa e già danneggiata, lamentare: “Talè, a machina nuova!!! E ora i danni cu mi paga? U Sinnacu?” Io invece sono fermamente convinto che se la fine fosse giunta a Palermo, sarebbe certamente arrivata dal mare, con un enorme onda di tzunami, che progressivamente avrebbe allagato la città dal fronte sul mare verso le montagna, lasciando la cinica signora, pronunciare le sue ultime parole dicendo: “Ci vulia! Na bella puliziata! S’aspittavamu o Comune!!” Per fortuna anche oggi, il sole è spuntato ancora …. E per tutti!