Il giorno dopo a 24 ore di distanza, ritrovate le prime forze dopo una lunga preparazione provo a dire cosa penso.

Leggendo Epruno è pur sempre un “prezioso messaggio” che come ogni cassetta di “Mission Impossible”, se si accetta la “missione”, si autodistrugge dopo 5 secondi dall’averla ascoltata.

E’ un “buon ristorante a conduzione familiare” dove si mangia bene e si paga poco, dove io il primo, da gestore mangio ed invito non solo le persone vicine, le persone che conosco, ma anche quelle che reputo possano apprezzare quello che prepariamo.

L.E. rappresenta una sorpresa per chi si lascia convincere ed spesso ancora qualcosa da spiegare (anche a chi lo fa da anni) che ne percepisce “la magia” e non rinuncerebbe mai ad esserne parte.

L.E. è qualche cosa che ha aperto una “finestra temporale”, “una breccia” nella sensibilità di qualcuno e prima che questa si chiudesse ha depositato un seme, un punto di vista, una provocazione, prima che costoro scappassero via o ne prendessero le distanze per tutto ciò che sta nella natura umana dei rapporti.

L.E. è un oggetto di bella fattura, poggiato su un tavolino all’aperto del quale tu ti aspetti che la gente si accorga naturalmente e per il quale non vorresti richiamare l’attenzione, ma ricadi sempre per troppo amore a volerlo reclamizzare, quando tu vorresti dire: “prendilo, te lo consiglio è fatto bene e merita di finire in buone mani” ma più di ciò non puoi dire perchè non sei un venditore e non c’è nulla da vendere.

L.E. e come l’uso di un satellite televisivo del quale ne hai la disponibilità per un paio d’ore l’anno a giudicare da quanto costa e allora quando ti arriva il segnale, dovrai dare il meglio di te stesso.

Ecco L.E. è qualcosa fatto apposta per durare sul momento, una magica atmosfera creata con professionalità disponibili e amore, tanto amore, poi quando arriva la musica di Vasco, ci sia stato prima anche il mitico Beethoven è finito, è finito tutto.

Qualcuno imbucatosi si ritroverà rilasciato in un posto diverso da quello dal quale è salito e probabilmente senza aver preso consapevolezza di niente e soprattutto senza aver lasciato nulla ai suoi compagni di viaggio.

L.E. è una lente che ti permette di vedere con una luce differente, un dettaglio maggiore, chi hai accanto, di valutarlo meglio, è un bugiardo “serio cazzeggio”, poichè quel poco distribuito che ha riempito gli altri ha svuotato te poichè “nulla si crea e nulla si distrugge“, ma ne è valsa la pena e quando dimenticherete alla fine il vostro biglietto sul tavolo, ne sarà la riprova, ma tranquilli ……

li ho raccolti tutti io perchè è energia pura che se in questa occasione non è riuscita a toccarti (magari perchè i messaggi del tuo telefonino per te erano più importanti di quelli che si alternavano in scena), saranno utili e potranno toccare altri se è necessario e se sarà possibile, poichè nessuno è indispensabile nei progetti altrui.

Ho sopravvalutato qualcuno, ho sottovalutato altri, forse, ma tutti sono stati strutturali al raggiungimento del risultato finale del quale ne ha giovato chiunque.

Siamo tutti utili se lo vogliamo e ricordiamolo, solo se lo vogliamo.

Leggendo Epruno non è uno spettacolo e i partecipanti non sono un pubblico e non è neanche una elezione per cui in entrambe i casi non mi importa nulla di una captatio benevolenza, non ho paura di perdere elettori dicendo ciò che penso, è un racconto non necessario attorno ad un focolare, ecco perchè ho azzardato a parlare di Amicizia ma dal mio punto di osservazione particolare, vi ho visti attenti e ho notato che almeno un brano differente aveva toccato la vostra partecipazione attenta.

Pertanto tranquilli, lo dico a chi prova invidia della magia che riusciamo a creare, tranquilli lo dico a chi prova fastidio nel vederci divertire ed avere seguito, dove loro lavorano, anzi quando costoro vorranno venire a divertirsi con noi saranno bene accetti, tranquilli noi duriamo il tempo di “quattro parole” e poi l’indomani torniamo ai ns lavori che ci danno da vivere.

E’ stato bellissimo stare insieme.

Ora penso sia chiaro perchè il messaggio si “autodistruggera tra 5 secondi”.

Grazie a chi ha accettato di farlo.

Grazie a chi ha permesso di farlo.

Grazie a chi ha voluto partecipare,

Grazie a chi ha accettato di partecipare.

Grazie a chi non ha trovato modo di partecipare perchè ancora non ha valutato una priorità il partecipare.

Ma soprattutto grazie a chi non ha partecipato perchè mi ha arricchito ulteriormente sul concetto di aspettative che ho sul mio prossimo.

Alla prossima, qualunque essa sia, qualunque situazione preveda la mia presenza.

Un abbraccio, Epruno