12821532_10207583636741857_6424581301250641558_n“Se credi che un professionista ti costi molto è perchè non hai idea di quanto ti costerà un dilettante”.

La Domenica ormai da un bel pò di tempo la passo a sistemare il casino lasciato in settimana, non potendomi più permettere le mangiate fuori porta che nella migliore delle ipotesi mi comporterebbero un recupero impegnativo durante la settimana, guardo (sento) la TV e sfardo carte, sistemo strucchioli, copio file al computer, scorro la corrispondenza personale.
Poco fa mi sono reso conto di un post (vedi foto) segnalatomi dal mio Amico Roberto e mi sono dato una risposta ad una domanda che mi frastornava da Giovedì.
Cerdo tantissimo nella professionalità e chi mi conosce sa che sono pillicuso anche nel “cazzeggio”, quindi sono certo e vorrei sapere in quanti (tra i miei Amici Opinion Leader) la pensano come me su questi due punti e soprattutto se credono ancora in questi principi, mi conforterebbe ….. non vorrei essermi distratto, non è ancora tempo di fare il Gattopardo davanti a un mondo che cambia:
a) Il lavoro si paga sempre (c’è chi si è abituato e chi campa facendosi regalare il lavoro altrui, e uso il termine regalare per restare signore);
b) se vuoi fatto bene un lavoro, devi pagarlo bene, poichè paghi anche la professionalità (poi se tu rifiuti un incarico professionale, pagato da extracomunitario non in regola con il permesso di soggiorno, e cè chi accetta al tuo rifiuto, per farlo alla metà del prezzo, il problema è minimamente tuo, parzialmente suo, prevalentemente per gli altri grazie al danno fatto al valore del lavoro e della professionalità).
In questi casi dicono intervenga la “deontologia professionale” e le sue regole, ma ad oggi ne ho sentito parlare solo nei convegni, poichè a conoscenza dello scrivente abbiamo dato pochissime “lezioni indimenticabili” a chi opera senza scrupolo.
Se poi il collega non è iscritto all’ordine o non trattasi di lavoro pubblico, o addirittura il caso è riconducibile nell’impiego dipendente, capirete di quale giungla stiamo parlando ed in che modo la professionalità in certi ambiti viene calpestata.
Sospendo il giudizio per chi conferisce incarichi di tale genere, non è questa la sede, ma chiedo a loro soltanto il buon gusto di non presentarsi come paladini della moralizzazione o promotore di concorsi ad evidenza pubblica con titoli con l’impronta del DNA, poichè è così che “dovrebbero” prendersi “CANTONate”!

Buona serata, prendo un caffè, me lo posso permettere.